La figura dell’accensus si inquadra in un sistema burocratico e militare complesso. Originariamente, nell’ambito dell’esercito repubblicano, gli accensi erano soldati di terza linea o riservisti, armati più leggermente. Tuttavia, il termine evolse per indicare specifici incarichi di servizio pubblico o personale, in particolare legati alla proclamazione e all’esecuzione di ordini. In questo senso, un accensus poteva operare come subalterno di magistrati di alto rango, assistendoli in pubblico e svolgendo compiti che oggi assoceremmo a un messaggero o un usciere. La loro funzione era quella di rendere pubblici ed efficaci i decreti e le decisioni, agendo come tramite visibile tra l’autorità e il popolo.
In ambito civile, gli accensi potevano essere assegnati a magistrati come i consoli o i pretori, assistendoli nelle funzioni giudiziarie e amministrative. Erano incaricati di chiamare le parti in causa, mantenere l’ordine e annunciare le decisioni. Questo ruolo di “annunciatore” o “araldo” li rendeva figure riconoscibili, sebbene di rango inferiore, nell’apparato statale romano.

AR – Ø 19 mm – h 3 – 3,58 g
(Bertolami Fine Art – Asta 19 – 11-12 nov 2015 – lot. 422)
Dritto
Nel campo la testa di Libertas a destra; dietro, LIBERTAS.
Rovescio
L. Iunius Brutus (Cos. 509), cammina verso sinistra tra due littori, preceduto da un accensus.
in esergo: BRVTVS. C
Bibliografia
- Crawford 433/1
- Junia 31
- Sydenham 906

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