13 Ottobre 2024

Note legali

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Citando la fonte quando conosciuta noi non ci assumiamo la responsabilità di quello scritto, ma le esponiamo così come è. Senza volerci per questo prenderci il merito di quanto scritto, ne avere un giovamento economico. Lo riportiamo perché reputiamo interessante l’argomento per quanti ci seguono.

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Il diritto di citazione è un diritto dell’individuo che si contrappone al diritto d’autore. Infatti, sebbene ne detenga i diritti morali inalienabili, in un certo numero di circostanze un autore non può opporsi alla pubblicazione di un estratto della propria opera, proprio per non ledere l’altrui diritto di citarla.

In Europa

L’articolo 10 della Convenzione di Berna, ratificata o presa ad esempio dalla maggioranza degli ordinamenti internazionali, prevede il diritto di citazione con le seguenti regole:

In Italia

L’art. 70, Legge 22 aprile 1941 n. 633 (recante norme sulla Protezione del diritto d’autore e di altri diritti connessi al suo esercizio) dispone che «il riassunto, la citazione o la riproduzione di brani o di parti d’opera, per scopi di critica, di discussione ed anche di insegnamento, sono liberi nei limiti giustificati da tali finalità e purché non costituiscono concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera».

Con il decreto legislativo n. 68 del 9 aprile 2003 è stata introdotta l’espressione di comunicazione al pubblico, per cui il diritto è esercitabile su ogni mezzo di comunicazione di massa, incluso il web.

Con la nuova formulazione c’è una più netta distinzione tra le ipotesi in cui “il riassunto, la citazione o la riproduzione di brani o di parti di opera” viene effettuata per uso di critica o di discussione” e quando avviene per finalità didattiche o scientifiche: se effettuati a fini di insegnamento o di ricerca scientifica l’utilizzo deve inoltre avvenire per finalità illustrative e per fini non commerciali.

L’orientamento giurisprudenziale formatosi in Italia sul vecchio testo dell’art. 70 è stato in genere di restringerne la portata.

In seguito a successive modifiche legislative, è stata fornita tuttavia una diversa interpretazione della normativa attualmente vigente, in particolare con la risposta ad un’interrogazione parlamentare nella quale il senatore Mauro Bulgarelli chiedeva al Governo di valutare l’opportunità di estendere anche in Italia il concetto del fair use. Il governo ha risposto[3] che non è necessario intervenire legislativamente in quanto già adesso l’articolo 70 della Legge sul diritto d’autore va interpretato alla stregua del fair use statunitense. A parere del Governo il decreto legislativo n. 68 del 9 aprile 2003,[4] ha reso l’articolo 70 della legge sul diritto d’autore sostanzialmente equivalente a quanto previsto dalla sezione 107 del copyright act degli Stati Uniti. Sempre secondo il Governo, sono quindi già applicabili i quattro elementi che caratterizzano il fair use:

  • finalità e caratteristiche dell’uso (natura non commerciale, finalità educative senza fini di lucro);
  • natura dell’opera tutelata;
  • ampiezza ed importanza della parte utilizzata in rapporto all’intera opera tutelata;
  • effetto anche potenzialmente concorrenziale dell’utilizzazione.

Sempre a parere del governo, la normativa italiana in materia del diritto d’autore risulta già conforme non solo a quella degli altri paesi dell’Europa continentale ma anche a quello dei Paesi nei quali vige il copyright anglosassone.

Citazioni di opere letterarie

La citazione deve essere breve, sia in rapporto all’opera da cui è estratta sia in rapporto al nuovo documento in cui si inserisce.

  • È necessario citare il nome dell’autore, il suo copyright e il nome dell’opera da cui è estratta, per rispettare i diritti morali dell’autore. In caso di citazione di un’opera tradotta occorre menzionare anche il traduttore. Nel caso di citazione da un libro, oltre al titolo, occorre anche menzionare l’editore e la data di pubblicazione.
  • La citazione non deve far concorrenza all’opera originale e deve essere integrata in seno ad un’opera strutturata avendo una finalità. La citazione inoltre deve spingere il lettore a rapportarsi con l’opera originale.

Il carattere breve della citazione è lasciato all’interprete (giudice) ed è perciò fonte di discussione. Nell’esperienza francese, quando si sono posti limiti quantitativi, sono stati proposti come criterio i 1.500 caratteri.

La regolamentazione giuridica delle opere letterarie ha una lunga tradizione.

Le antologie non sono giuridicamente collezioni di citazioni ma delle opere derivate che hanno un loro particolare regime di autorizzazione, regolato in Italia dal secondo comma dell’articolo 70. Le misure della lunghezza dei brani sono fissati dall’art 22 del regolamento e l’equo compenso è fissato secondo le modalità stabilite nell’ultimo comma di detto articolo. (Fonte: wikipedia.org )

Punti Cardine

Questo è il nostro lavoro e non violeremo mai i punti cardine che sono:

  • Tutela della personalità altrui.
  • Obbligo inderogabile del rispetto della verità sostanziale dei fatti.
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  • Obbligo a rettificare notizie inesatte e a riparare eventuali errori.

Qualora in qualche modo un articolo dovesse ledere o offendere la dignità altrui, avvisateci immediatamente. Provvederemo prontamente !!!

La Redazione

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