L’Albulo di San Pietro è una denominazione che si riferisce a una specifica moneta in mistura (lega di metalli vili con una percentuale d’argento) prodotta e circolante in Italia in diverse epoche medievali, particolarmente nota per essere stata coniata a Lucca e, in una variante diversa, a Venezia.
La caratteristica distintiva di questa moneta era il suo aspetto “imbiancato”, ottenuto tramite un bagno d’argento superficiale, che le conferiva l’aspetto di una moneta in argento puro nonostante il suo minor contenuto di metallo prezioso.
A Lucca, l’Albulo di San Pietro fu emesso a partire dal XII secolo e, successivamente, anche nel XVII secolo, testimoniando la sua lunga permanenza nel sistema monetario della città. Il suo nome derivava dalla tipica effigie di San Pietro che recava sul dritto o sul rovescio, simbolo della forte devozione religiosa della Repubblica di Lucca e del suo legame con la Chiesa. Il valore dell’Albulo lucchese corrispondeva generalmente a quello di un Denaro, una delle unità monetarie più diffuse nel Medioevo.
Parallelamente, anche a Venezia esisteva una moneta con caratteristiche simili, anch’essa definita “Albulo”, ma con un valore dimezzato rispetto a quello lucchese, equivalente a un Mezzo Denaro. Questa differenziazione nel valore nominale, pur a fronte di una simile composizione e trattamento, evidenzia la complessità e la frammentazione dei sistemi monetari nelle diverse realtà comunali e statali italiane del periodo.
La pratica di “imbiancare” le monete in mistura con un sottile strato d’argento era comune nel Medioevo e nel Rinascimento. Serviva a conferire alla moneta un aspetto più nobile e a ispirare maggiore fiducia, mascherando il reale contenuto di metallo vile. Questo rendeva l’Albulo di San Pietro un esempio tipico di quelle monete “sottili” (ovvero di basso titolo d’argento) che furono largamente impiegate per le transazioni quotidiane, affiancando le monete di maggiore pregio come i grossi o i fiorini. Lo studio dell’Albulo offre quindi uno spaccato interessante sulle politiche monetarie, le tecniche di coniazione e le dinamiche economiche delle città italiane medievali e rinascimentali.
Vista da vicino

Mi – Ø 17 mm – 0,62 g
(Numismatica Varesi – Auction 74 – 29 apr 2019 – lot. 474)
Dritto
Legenda: ✠ OTTO • INP • ERAT • OR •
Nel campo intorno a una ✿ L V C A
Rovescio
Legenda: • S • PET – RVS • ✠ •
Nel campo San Pietro stante con chiave
Bibliografia
- CNI – Vol. XI Toscana zecche minori, Roma
- Bellesia L. – Lucca. Storia e monete, Serravalle 2007

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