Il termine Bussola è un nome scherzoso, di origine popolare, dato a un grosso d’argento coniato a Mantova verso la fine del XV secolo.
Come per altri soprannomi popolari di monete (come il “Bottone”, anch’esso mantovano dello stesso periodo), la denominazione “Bussola” suggerisce un’associazione visiva o funzionale che la gente comune faceva con la moneta. Potrebbe riferirsi alla sua forma, al suo spessore o a qualche dettaglio iconografico che, nell’immaginario popolare, richiamava una bussola o una sua componente.
Il “grosso” era una moneta d’argento di medio valore, largamente diffusa nelle zecche italiane del Rinascimento. La presenza di questi soprannomi popolari è un aspetto affascinante della numismatica, poiché offre una rara finestra sulla percezione e l’uso quotidiano delle monete da parte della popolazione, al di là delle loro denominazioni ufficiali e tecniche.

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