Il Macellum era, nell’antica Roma, un mercato di viveri, in particolare di carne, pesce e altri prodotti alimentari deperibili. Poteva essere anche una sala da banchetti adiacente o integrata al mercato, utilizzata per consumare i prodotti acquistati o per occasioni conviviali. La sua struttura era tipicamente circolare o quadrangolare, con botteghe (le tabernae) disposte attorno a un cortile centrale, spesso con una fontana o un tholos (tempietto circolare) al centro.
Il macellum non era solo un luogo di commercio, ma anche un centro sociale e, talvolta, un simbolo della prosperità e dell’abbondanza di una città o di un’epoca.
Sulle monete romane, le raffigurazioni del macellum o elementi ad esso collegati sono relativamente rare, ma significative quando presenti:
- Celebrazione dell’Abbondanza: La presenza del macellum sulle monete poteva simboleggiare la prosperità agricola e la ricchezza di viveri che caratterizzavano il regno di un imperatore. Era un modo per sottolineare la sua capacità di garantire l’approvvigionamento alimentare della città e dell’Impero (Cura Annonae).
- Beneficenza Imperiale: Talvolta, l’immagine del macellum poteva essere associata a donazioni imperiali o alla costruzione/restauro di tali strutture, evidenziando la munificenza del sovrano verso il popolo.
- Stabilità e Ordine: Un mercato ben fornito e funzionante era indice di stabilità sociale ed economica. Rappresentare un macellum poteva quindi evocare un’era di pace e buon governo.
Le monete con raffigurazioni di edifici, inclusi i mercati, sono preziose per gli archeologi e gli storici, in quanto forniscono testimonianze visive di architetture antiche, alcune delle quali non sono sopravvissute fino ai giorni nostri.

Modoetia Numismaticae © 2014-2024