3 Dicembre 2024

Colonie Italiane (1890-1925)

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L’Africa Orientale Italiana: un sogno coloniale italiano

Le origini

L’interesse italiano per l’Africa Orientale risale alla fine del XIX secolo, in un contesto europeo caratterizzato da una forte competizione coloniale. L’acquisto di Assab nel Mar Rosso nel 1882 da parte della compagnia di navigazione Rubattino segnò l’inizio di una graduale penetrazione italiana nella regione.

La conquista dell’Eritrea

Sfruttando tensioni interne all’Etiopia, l’Italia riuscì a estendere il suo controllo sulla costa del Mar Rosso, dando vita alla colonia dell’Eritrea. Il trattato di Uccialli del 1889, interpretato in modo diverso dalle due parti, portò alla prima guerra italo-etiopica (1895-1896), che si concluse con la disfatta italiana ad Adua.

La Somalia Italiana

Nonostante la sconfitta in Etiopia, l’Italia proseguì la sua espansione in Africa Orientale, concentrandosi sulla costa somala. Negli anni successivi, furono conquistate vaste aree dell’attuale Somalia, dando vita alla colonia della Somalia Italiana.

L’avvento del fascismo e la conquista dell’Etiopia

Con l’ascesa al potere di Benito Mussolini, l’ambizione di creare un grande impero coloniale italiano si fece ancora più forte. Il fascismo rivendicò la necessità di riscattare la sconfitta di Adua e di affermare il prestigio dell’Italia sulla scena internazionale.

Nel 1935, le truppe italiane invasero l’Etiopia. Nonostante la resistenza dell’imperatore Hailé Selassié, l’Etiopia cadde sotto il dominio italiano nel 1936. Con la conquista dell’Etiopia, l’Italia riunì le sue colonie africane sotto un’unica amministrazione, proclamando l’Africa Orientale Italiana.

L’organizzazione dell’AOI

L’AOI fu suddivisa in cinque governi: Eritrea, Somalia, Amhara, Galla e Scioa (con capitale Addis Abeba). Il regime fascista promosse una politica di italianizzazione forzata, cercando di imporre la lingua italiana, le leggi italiane e la cultura italiana sulla popolazione indigena.

La Seconda Guerra Mondiale e la fine dell’AOI

L’entrata dell’Italia nella Seconda Guerra Mondiale segnò l’inizio della fine per l’impero coloniale italiano. Le forze britanniche, supportate da guerriglieri etiopi, lanciarono una controffensiva che portò alla conquista dell’AOI. Nel 1941, Addis Abeba fu liberata e Hailé Selassié tornò sul trono.

Le conseguenze della colonizzazione italiana

L’eredità dell’Africa Orientale Italiana è complessa e controversa. Da un lato, l’Italia costruì infrastrutture e promosse alcune attività economiche. Dall’altro, la colonizzazione provocò sofferenze e sfruttamento della popolazione indigena.

Dopo la guerra, l’Italia perse le sue colonie in Africa. L’Etiopia riacquistò la sua indipendenza, mentre la Somalia divenne un protettorato britannico e poi un territorio fiduciario delle Nazioni Unite, amministrato dall’Italia fino all’indipendenza nel 1960.

Conclusioni

L’Africa Orientale Italiana rappresenta un capitolo importante della storia italiana e africana. L’ambizione di creare un grande impero coloniale in Africa si scontrò con la resistenza delle popolazioni indigene e con le dinamiche della politica internazionale. L’esperienza coloniale ha lasciato un’impronta profonda sulle società africane e ha contribuito a plasmare l’identità nazionale italiana.

Approfondimenti

Per approfondire la conoscenza dell’Africa Orientale Italiana, si consigliano le seguenti letture:

  • Negash, T. (1987). The Italian colonial experience in Eritrea, 1935-1941: impact and legacy. Red Sea Press.
  • Rodogno, R. (2006). Fascism’s colonial empire: Italy in Libya, 1935-1943. Cambridge University Press.

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