Il Carpento è un tipo di carro funebre distintivo dell’antica Roma, specificamente tirato da due mule e destinato al trasporto delle spoglie mortali delle Auguste, ovvero le imperatrici o altre donne di rango imperiale divinizzate.
Questo veicolo era utilizzato in contesti cerimoniali di alto significato, in particolare durante le processioni funebri e apoteosi, dove la defunta veniva idealizzata e elevata al rango divino. La scelta delle mule, piuttosto che dei cavalli, potrebbe aver avuto un significato simbolico legato alla pacatezza o alla solennità del rito, o forse a una tradizione specifica.
Nella numismatica romana, il carpento appare occasionalmente sul rovescio di alcune monete imperiali, specialmente quelle coniate in memoria di imperatrici divinizzate (come Faustina Maggiore, Sabina o altre). La sua raffigurazione sulle monete serviva a:
- Commemorare l’apoteosi: Il carpento era un simbolo diretto del passaggio della defunta imperatrice al rango divino, sottolineando il suo status elevato e la sua immortalità.
- Propaganda dinastica: Queste emissioni contribuivano a rafforzare la legittimità e il prestigio della dinastia imperiale, onorando i suoi membri anche dopo la morte.
- Continuità del culto imperiale: La presenza del carpento sulle monete ricordava alla popolazione l’importanza del culto imperiale e il ruolo divino della famiglia regnante.
L’iconografia del carpento sulle monete è un elemento chiave per i numismatici che studiano la monetazione romana imperiale, fornendo informazioni preziose sulle pratiche funerarie, il culto imperiale e la propaganda politica dell’epoca.

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