L’Astigiano è il nome di una moneta medievale coniata nella città di Asti, in Piemonte, a partire dalla seconda metà del XII secolo e fino al XIV secolo. Questa emissione testimonia il periodo di grande prosperità e autonomia del Comune di Asti, che in quell’epoca era uno dei più importanti centri commerciali e finanziari dell’Italia settentrionale.
Il documento attestante la nascita della zecca di Asti è dell’anno 1141, quando l’imperatore Corrado III concesse ad Asti il diritto di battere moneta. Il diploma di concessione è riportato nel Codex Astensis. Prima di questa concessione, Asti usufruiva di moneta imperiale coniata nella zecca di Pavia. Già in documenti del 1143 si trovano pagamenti con “libras bonorum astensis”, a segno che la zecca astigiana aveva cominciato subito a battere moneta.
La coniazione di una propria moneta era un privilegio e un segno distintivo delle città che avevano raggiunto un elevato grado di autonomia e potenza economica. L’Astigiano, probabilmente coniato in argento e rientrante nella tipologia del denaro o del grosso, serviva a facilitare le numerose transazioni commerciali che facevano capo ad Asti, nodo cruciale tra le rotte transalpine e quelle padane.
Le caratteristiche precise dell’Astigiano variavano nel corso dei decenni e dei secoli, ma generalmente presentavano un’iconografia legata alla simbologia civica o religiosa. Sul dritto poteva esserci la croce, simbolo cristiano ma anche stemma comunale, o l’immagine di un santo patrono, come San Secondo. Sul rovescio si trovava spesso la leggenda della città (ASTE o ASTENSIS) o altri simboli che ne indicavano l’autorità.
L’emissione dell’Astigiano è intrinsecamente legata alla storia del Comune di Asti, che nel XIII secolo conobbe il suo massimo splendore grazie ai commerci, ai prestiti e alle attività bancarie che i suoi mercanti e banchieri (“gli Astesani”) portavano avanti in tutta Europa. La moneta rifletteva questa vitalità economica, essendo un mezzo di scambio riconosciuto e affidabile.
Lo studio dell’Astigiano offre ai numismatici una finestra preziosa sulle dinamiche economiche e politiche dell’Italia comunale. Analizzando le variazioni nel titolo, nel peso e nell’iconografia, è possibile ricostruire le politiche monetarie del Comune di Asti e comprendere meglio il suo ruolo nel panorama economico medievale.

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