Marte (in latino Mars) è il Dio della guerra nella mitologia romana, una delle divinità più antiche e venerate del pantheon romano, secondo solo a Giove per importanza. Era considerato il padre di Romolo e Remo, i fondatori di Roma, il che lo legava intrinsecamente all’identità e al destino della città stessa. Inizialmente divinità agricola legata alla fertilità e alla protezione dei campi, Marte assunse gradualmente il ruolo di potente dio guerriero, invocato prima e durante le battaglie.
La sua figura è onnipresente nella monetazione romana, riflettendo la natura bellicosa e l’espansione militare dell’Impero.
- Periodo della Repubblica Romana: Durante la Repubblica, era comune raffigurare divinità, semidei ed eroi sul lato principale (dritto) delle monete. Queste raffigurazioni non solo onoravano le divinità, ma spesso facevano riferimento a specifiche gentes (famiglie nobiliari) che vantavano una discendenza divina o che si ponevano sotto la protezione di particolari dei. Marte, in quanto protettore di Roma e della sua virtus militare, appariva frequentemente sul dritto, spesso raffigurato con i suoi attributi iconografici:
- Elmo: Indossando un elmo, a volte crestato, che ne sottolineava il ruolo di guerriero.
- Lancia e Scudo: Spesso in posa di combattimento, armato di lancia e scudo, a simboleggiare la sua potenza in battaglia.
- Armatura: A volte con la lorica (corazza), che ne enfatizzava la natura bellica.
- Periodo Imperiale: Con la fondazione dell’Impero, l’effigie dell’imperatore divenne la figura dominante sul dritto delle monete, consolidando il suo ruolo di princeps e incarnazione dello Stato. Di conseguenza, Marte, come molte altre divinità, prese posto prevalentemente sul rovescio della moneta. Sul rovescio, la sua presenza poteva servire a diversi scopi propagandistici:
- Celebrazione delle Vittorie: Marte era invocato per le vittorie militari. La sua raffigurazione sul rovescio celebrava i successi dell’imperatore in guerra (Mars Ultor – Marte Vendicatore, o Mars Pacifer – Marte portatore di pace dopo la vittoria).
- Protezione dell’Esercito: Simboleggiava la protezione divina offerta all’esercito romano e all’imperatore stesso, garantendo sicurezza e successo.
- Legittimità e Dinastia: Alcuni imperatori, come Augusto, si legarono particolarmente a Marte, presentandolo come il protettore della loro dinastia.
Le raffigurazioni di Marte sulle monete non sono solo testimonianze del culto antico, ma anche indicatori delle ideologie imperiali e dei messaggi che le autorità romane intendevano veicolare al popolo attraverso il mezzo monetario: potenza militare, protezione divina e legittimazione del potere.

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