7 Agosto 2025
bibliografia

Il Minuto è una denominazione che, in diverse zecche italiane, indicava i denari piccoli. Questo termine, che deriva dalla parola “piccolo”, sottolinea il valore ridotto e le dimensioni modeste di queste monete, rendendole ideali per le transazioni quotidiane e di scarso ammontare.

Il fenomeno dei “denari piccoli” o “minuti” era assai diffuso nel Medioevo e nel primo Rinascimento. Durante questi periodi, i sistemi monetari erano spesso frammentati, con una moltitudine di autorità – come comuni, signorie e vescovati – che coniavano valute proprie. La necessità di monete di taglio minuto era cruciale per la vita economica di tutti i giorni, supportando il commercio spicciolo e i pagamenti di beni di prima necessità.

Tra le città e regioni dove il Minuto fu particolarmente in uso troviamo:

  • Genova: La Repubblica di Genova, con la sua intensa attività commerciale marittima, necessitava di un’ampia gamma di denominazioni, inclusi i denari più piccoli.
  • Verona: Anche in Veneto, il Minuto trovò impiego, adattandosi alle esigenze locali di una delle città chiave della regione.
  • Sardegna: Nelle zecche sarde di AlgheroBosaCagliari e Sassari, il Minuto fu una moneta di riferimento, essenziale per l’economia dell’isola.

Le caratteristiche tipiche del Minuto includevano:

  • Valore Basso: Era una moneta divisionale, spesso la più piccola in circolazione all’interno di un dato sistema monetario.
  • Materiale: Veniva generalmente coniata in rame o in mistura (una lega con una bassa percentuale di argento), scelta che permetteva di ridurre i costi di produzione e di aumentare la disponibilità di numerario spicciolo.
  • Dimensioni Ridotte: Come il nome stesso suggerisce, queste monete erano fisicamente piccole e leggere.
  • Variabilità Locale: È importante notare che il termine “Minuto” non si riferisce a una moneta standardizzata a livello nazionale, ma piuttosto a una categoria di piccole monete coniate localmente. Ciò implicava che il loro aspetto, il peso e il valore preciso potessero variare significativamente da una zecca all’altra e nel corso del tempo, riflettendo le autonomie monetarie delle diverse entità politiche.

Il Minuto è un esempio lampante della complessità della monetazione medievale italiana, dove una moltitudine di piccole denominazioni locali coesisteva. Questa diversità rendeva talvolta difficile per i mercanti e i viaggiatori determinare il valore esatto delle monete al di fuori della loro area di emissione. Per i numismatici, lo studio di queste monete minute è fondamentale per ricostruire le economie di base e le abitudini di spesa della popolazione dell’epoca.

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