La Madonnina è il nome popolare dato a diverse monete italiane coniate nei secoli XVII e XVIII che recano l’immagine della Madonna. Questa denominazione non indicava un valore o un materiale specifico, ma piuttosto un tema iconografico comune che le rendeva immediatamente riconoscibili e spesso oggetto di devozione popolare. La presenza dell’immagine mariana era un segno di fede e protezione, particolarmente significativo in un’epoca di profonde trasformazioni religiose e sociali.
Esistono diverse varianti di Madonnine, ognuna legata a una zecca o a un contesto specifico:
- Madonnina di Bologna: Coniata dal 1619 sotto il pontificato di Paolo V fino al 1722 con Innocenzo XII, questa Madonnina aveva un valore equivalente a quello del Carlino. La sua caratteristica principale era la raffigurazione della Madonna di San Luca, un’icona mariana veneratissima a Bologna, presente nel Santuario della Beata Vergine di San Luca. Questa moneta circondò ampiamente nell’area emiliana e pontificia.
- Madonnina di Casale: Emessa sotto Ferdinando III di Mantova (1613-1626) quando Casale Monferrato era sotto il dominio dei Gonzaga. Questa Madonnina recava l’immagine della Vergine di Crea, un’altra importante icona religiosa piemontese, e aveva un valore di sei Soldi. La sua coniazione rifletteva l’influenza religiosa e politica del ducato di Mantova nell’area del Monferrato.
- Madonnina di Genova: La Repubblica di Genova coniò Madonnine sia in oro che in argento, con una varietà di valori. La Madonna era la protettrice della Repubblica, e la sua immagine era spesso presente sulla monetazione genovese per sottolineare la devozione della città e la protezione divina sulla sua prosperità marittima e commerciale.
- Madonnina di Mantova: Similmente a Casale, anche la zecca di Mantova coniò Madonnine. Queste avevano valori specifici, generalmente di 5, 7 o 8 Soldi, riflettendo il sistema monetario locale e la diffusione del culto mariano nel Ducato.
- Madonnina di Modena e Reggio: Questa particolare Madonnina fu emessa dopo la devastante peste del 1630, come voto o segno di ringraziamento e invocazione di protezione. Recava l’immagine della Madonna della Ghiara di Reggio Emilia, un’effigie miracolosa. Queste monete avevano valori significativi, pari a 12 o 17 Lire, indicando il loro uso in transazioni di maggior valore e il loro ruolo quasi votivo.
- Madonnine dello Stato Pontificio (Pio VI): Tra il 1796 e il 1799, Pio VI emise pezzi da 5 Baiocchi che vennero popolarmente chiamati “Madonnine”, seguiti dal nome delle varie città dello Stato Pontificio in cui circolavano. Queste monete, coniate in un periodo di grandi turbolenze politiche (le guerre napoleoniche), furono in seguito diminuite di valore e ritirate dalla circolazione nel 1801, riflettendo le difficoltà economiche del Papato.
Le Madonnine sono esempi affascinanti di come la monetazione potesse veicolare non solo valore economico, ma anche fede religiosa, identità cittadina e messaggi di speranza in periodi difficili. Sono oggi ricercate dai collezionisti per la loro varietà iconografica e per il loro legame con la storia locale italiana.

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