Giunone (in latino Iuno) era la dea romana, moglie e sorella di Giove, e la regina degli dei. Protettrice del matrimonio, della maternità e delle donne, era anche una divinità di grande importanza per lo Stato romano. Un epiteto celebre di Giunone era Iuno Moneta, da cui deriva il termine “moneta” stesso, in quanto il suo tempio sul Campidoglio ospitava la zecca romana.
Come molte altre divinità personificate, Semidei ed Eroi, Giunone appare frequentemente sulle monete romane, con la sua posizione che variava a seconda del periodo:
- Periodo della Repubblica Romana: Durante la Repubblica, le divinità erano spesso raffigurate sul lato principale (dritto) delle monete. Giunone poteva apparire con i suoi attributi, come il diadema, lo scettro, o a volte un pavone (suo animale sacro). La sua presenza sul dritto simboleggiava la protezione divina sulla Repubblica e sulle famiglie romane.
- Periodo Imperiale: Con l’instaurazione dell’Impero, l’effigie dell’imperatore o dei membri della sua famiglia divenne predominante sul dritto. Giunone, insieme ad altre divinità, prese quindi posto prevalentemente sul rovescio della moneta. Qui poteva essere raffigurata in diverse pose e con vari attributi, spesso per celebrare l’imperatrice (come Iuno Regina o Iuno Lucina per la fertilità) o per evocare la protezione divina sulla famiglia imperiale e sullo Stato.
La figura di Giunone sulle monete è un elemento chiave per i numismatici, che la utilizzano per interpretare gli aspetti religiosi, dinastici e propagandistici della monetazione romana.

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