La patina è un requisito di grande importanza per il valore e la bellezza delle monete antiche, in particolare quelle coniate in bronzo (e sue leghe come il rame e l’oricalco), specialmente quelle di origine greca e romana. Dal punto di vista chimico, la patina è il prodotto dell’ossidazione e di altri processi di alterazione che avvengono sulla superficie del metallo nel corso dei secoli. Questo strato protettivo si forma a seguito dell’interazione del metallo con l’ambiente circostante, come il terreno in cui la moneta è stata sepolta, l’umidità e la composizione chimica del suolo.
A seconda della materia in cui sono rimaste le monete per alcuni secoli, il genere di ossidazione e il conseguente colore della patina possono variare notevolmente. Questa variabilità cromatica rende ogni moneta unica e ne accresce il fascino. Tra i colori più comuni e apprezzati si trovano:
- Verde malachite: Una delle patine più classiche e desiderate, con una tonalità di verde intenso e uniforme.
- Color celeste: Una patina più rara e delicata, che spesso si sviluppa in particolari condizioni di sepoltura.
- Rosso o rosso ruggine: Tipico delle monete che hanno subito un’ossidazione ricca di ossidi di rame.
- Bruno o nero: Patine molto diffuse, che conferiscono alla moneta un aspetto scuro e solido.
Una bella patina aggiunge un grande pregio ai bronzi antichi. Non solo contribuisce all’estetica dell’esemplare, esaltandone i rilievi e i dettagli dell’incisione, ma è anche un indizio cruciale per i numismatici. Se la patina è naturale, ovvero formatasi in modo spontaneo e ininterrotto nel tempo, è considerata un indizio sicuro di autenticità. Una moneta con una patina naturale e ben conservata è generalmente più apprezzata e ha un valore di mercato superiore rispetto a un esemplare che ne è privo o che presenta una patina artificiale.
È importante distinguere la patina naturale da quella artificiale. I falsari e i restauratori, infatti, sono in grado di creare patine sintetiche per far sembrare una moneta più antica o per coprire difetti. Queste patine artificiali, sebbene a volte possano ingannare un occhio inesperto, sono generalmente riconoscibili agli specialisti per la loro uniformità, la mancanza di profondità o per la loro composizione chimica anomala.
In sintesi, la patina è molto più di un semplice strato di ossido: è la storia stessa della moneta impressa sulla sua superficie. La sua conservazione, il suo colore e la sua autenticità sono elementi fondamentali nella valutazione numismatica, rendendola un requisito indispensabile per i collezionisti di monete antiche di bronzo.

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