7 Agosto 2025

Metallo monetario (metallurgia)

bibliografia

Il metallo monetario è la sostanza metallica utilizzata per coniare le monete. La scelta del metallo è stata, fin dall’antichità, un fattore cruciale che ha determinato il valore intrinseco, la durabilità e la diffusione di una valuta. La storia della monetazione è in gran parte la storia dell’evoluzione nell’uso di diversi metalli e delle loro leghe.

I metalli più frequentemente impiegati nella monetazione storica sono stati:

  • Argento (simbolo AR): Per millenni, l’argento è stato il metallo monetario per eccellenza per le transazioni di medio e alto valore. Era apprezzato per la sua relativa abbondanza rispetto all’oro, la sua malleabilità e la sua resistenza alla corrosione. Dalle dracme greche ai denari romani, fino ai grossi medievali e ai talleri moderni, l’argento ha costituito la spina dorsale di innumerevoli sistemi monetari.
  • Oro (simbolo AV o AU): L’oro è il metallo prezioso per antonomasia, utilizzato per monete di alto valore destinate alle grandi transazioni commerciali, all’accumulo di ricchezza e come riserva di valore. La sua inalterabilità, la sua densità e la sua rarità ne hanno fatto il metallo ideale per le monete di prestigio e per i sistemi di cambio internazionali, dai darici persiani agli aurei romani, dai fiorini medievali ai dollari d’oro moderni.
  • Bronzo (simbolo AE o Æ): Il bronzo, e più in generale il rame, sono stati ampiamente utilizzati per le monete di basso valore, destinate agli scambi quotidiani e spiccioli. L’aes grave romano ne è un esempio lampante. Pur essendo meno prezioso, il bronzo era robusto e ampiamente disponibile, rendendo possibile una vasta circolazione di piccole denominazioni essenziali per l’economia di base.

Nella monetazione moderna, sebbene oro e argento siano ancora usati per monete da investimento o commemorative, le monete circolanti sono quasi esclusivamente coniate con leghe speciali. Queste leghe sono progettate per combinare durabilità, resistenza alla corrosione, sicurezza (per prevenire le falsificazioni) e costi di produzione contenuti. Esempi includono:

  • Cupronichel: Lega di rame e nichel, comune per monete di taglio intermedio.
  • Acciaio rivestito: Acciaio con rivestimenti di rame, nichel o ottone, per combinare resistenza e aspetto metallico specifico.
  • Bimetalliche o Trimetalliche: Monete composte da due o più leghe diverse, spesso usate per tagli di valore più elevato (come le monete da 1 e 2 Euro) per aumentare la sicurezza e la riconoscibilità.

La scelta del metallo monetario riflette sempre un equilibrio tra valore intrinseco, esigenze economiche, disponibilità delle risorse e tecnologia metallurgica del tempo.

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