La Leopoldina è la denominazione di alcune monete fatte coniare dal Granduca Leopoldo II di Toscana (1797-1870). Questo termine identifica specificamente due tipi di emissioni:
- Leopoldina in Oro (1828): Si riferisce a una moneta d’oro.
- Leopoldina in Argento (1834): Indica una moneta d’argento.
Queste emissioni rappresentano un capitolo importante nella storia monetaria del Granducato di Toscana, un periodo di relativa stabilità e sviluppo economico sotto il regno di Leopoldo II, che fu un sovrano illuminato e attento alle riforme.
Gli altri nomi del Francescone
Il Francescone: Era la moneta d’argento principale del Granducato di Toscana. Il suo valore era di dieci paoli.
Il termine Leopoldina (al plurale, anche Leopoldine) è usato anche, insieme a Leopoldone, come altro nome del Francescone. Il Francescone era una moneta d’argento toscana di grande valore e diffusione, inizialmente introdotta dal Granduca Pietro Leopoldo (padre di Leopoldo II) e poi continuata da quest’ultimo.
- Leopoldina/Leopoldone: Questi nomi furono attribuiti al Francescone proprio in onore del Granduca Leopoldo II di Lorena, che ne proseguì la coniazione o ne modificò leggermente le caratteristiche. Spesso, il “Leopoldone” indicava la moneta di taglio maggiore, mentre “Leopoldina” poteva riferirsi anche a tagli minori con lo stesso nome.
La presenza del ritratto del Granduca Leopoldo II di Lorena su queste monete ne rafforzava il legame con la sua figura e il suo governo. Queste monete sono di grande interesse per i collezionisti e gli studiosi della numismatica toscana, in quanto testimoniano la politica monetaria e l’economia del Granducato in un periodo cruciale della storia italiana pre-unitaria.

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