Il termine Imperiale si riferisce a diverse tipologie di monete, il cui nome è legato alla loro emissione da parte di imperatori o al loro riferimento a un’autorità imperiale.
Ecco alcuni dei contesti più significativi in cui compare il nome “Imperiale”:
- Denaro Imperiale (Sacro Romano Impero ): In origine, si riferiva al denaro emesso dagli imperatori del Sacro Romano Impero. Successivamente, il nome fu adottato anche per altre monete coniate da imperatori o persino da altre zecche, purché avessero valori o caratteristiche simili, riflettendo l’influenza o il sistema monetario imperiale.
- Imperiale di Federico Barbarossa (Milano): Un esempio precoce è la moneta emessa a Milano da Federico Barbarossa (che regnò dal 1155 al 1190). Questo Imperiale aveva un peso di circa 0,9 grammi e un titolo leggermente superiore al 500/1000, rappresentando una valuta importante per il periodo.
- Imperiale di Carlo V (Bologna, 1530): Monete d’oro e d’argento furono coniate nel 1530 da Carlo V a Bologna in occasione della sua incoronazione a Imperatore del Sacro Romano Impero. Queste monete celebravano l’evento, con l’immagine dell’imperatore al dritto e le Colonne d’Ercole con la data al rovescio, simbolo dei suoi vasti domini (“Plus Ultra”).
- Imperiale Russo: Il termine “Imperiale” fu adottato anche in Russia. In particolare, indicava una moneta d’oro da 10 rubli coniata sotto la zarina Elisabetta a partire dal 1755.
- Altro nome dell’Augustale: L’Imperiale è anche un altro nome per l’Augustale, la celebre moneta d’oro coniata da Federico II di Svevia nel Regno di Sicilia a partire dal 1231. L’Augustale, con la sua iconografia che richiamava le monete romane imperiali, era inteso come espressione della maestà e dell’autorità imperiale di Federico.
Il nome “Imperiale” testimonia quindi il legame tra l’autorità sovrana e la coniazione monetaria, e l’importanza delle monete come veicolo di messaggi politici e simbolici.

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