Il Dritto (spesso abbreviato in D/ o Dir.) è il lato principale di una moneta, quello che solitamente presenta la figurazione o la leggenda più importante. È la faccia che identifica l’autorità emittente, il sovrano, la divinità protettrice o i simboli rappresentativi dello Stato o della città che ha coniato la moneta.
Le caratteristiche distintive del dritto sono:
- Rappresentazione dell’Autorità: Generalmente, il dritto porta la testa di una Divinità (specialmente nelle monete antiche), del Principe o dell’Imperatore, o qualunque altro segno dell’autorità da cui la moneta emana (stemmi, simboli di stato).
- Leggenda Principale: Spesso include iscrizioni o motti relativi all’autorità emittente o al suo potere.
Criteri di Identificazione: Non sempre è immediatamente chiaro quale sia il dritto, soprattutto nelle monete antiche o in quelle con iconografie complesse. Per superare questa ambiguità, i numismatici adottano vari criteri:
- Conio di Incudine: In molte monete antiche, si considera dritto il lato impresso dal conio di incudine (o conio inferiore). Questo lato tende a essere leggermente più convesso a causa della pressione del colpo.
- Importanza della Figurazione: Il lato che reca la figura ritenuta più significativa dal punto di vista storico, politico o religioso (ad esempio, il ritratto del sovrano, la dea Roma, o simboli di stato primari).
- Posizione Tradizionale: Nelle monete moderne, il dritto è quasi sempre il lato che porta l’effigie del capo di Stato o lo stemma nazionale.
Il dritto si contrappone al Rovescio (o verso), che è l’altro lato della moneta, generalmente destinato a raffigurazioni secondarie, motti, o indicazioni di valore e data.

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