9 Luglio 2025

Aquila legionaria (iconografia)

aquila romana
aquila romana

L’Aquila Legionaria (Aquila in latino) era l’insegna più sacra e significativa delle legioni romane. Non era un semplice vessillo, ma un simbolo vivente della legione stessa, della sua onore e della sua identità. La sua perdita in battaglia era considerata una delle più grandi disgrazie e disonori per l’esercito romano, equivalente a una sconfitta totale.

L’aquila, in quanto regina degli uccelli e simbolo di Giove, era già venerata nell’antichità classica. Per i Romani, divenne il simbolo supremo della potenza e dell’autorità dello Stato e, in particolare, delle sue legioni. Ogni legione possedeva una singola aquila d’argento (o talvolta d’oro), solitamente posta su un’asta, che veniva portata in battaglia dall’aquilifer, un sottufficiale di grande coraggio e prestigio. L’aquila veniva custodita con la massima cura e venerata come una divinità all’interno dell’accampamento legionario.

Nel contesto numismatico, l’Aquila Legionaria è un motivo iconografico frequente e potente sulle monete romane, sia repubblicane che imperiali. La sua raffigurazione non era casuale; serviva a veicolare precisi messaggi di forza militare, vittoria, lealtà e potere imperiale.

Sulle monete, l’aquila poteva apparire in diversi modi:

  • Su un’asta: La raffigurazione più comune, spesso affiancata da altri signa militaria (insegne militari) come gli stendardi o i vessilli, a simboleggiare l’intero esercito o una specifica legione.
  • Con le ali spiegate: Per evocare il volo trionfante o la protezione divina.
  • Con una corona civica o d’alloro: Per celebrare una vittoria o un imperatore particolarmente meritevole.
  • In contesti di trionfo: Spesso appare su monete che commemorano vittorie militari, campagne fortunate o la lealtà delle truppe.

La presenza dell’Aquila Legionaria sulle monete romane era un chiaro messaggio rivolto sia ai cittadini che ai soldati. Ricordava l’invincibilità dell’esercito romano, la sua disciplina e la protezione divina di cui godeva. Per l’imperatore, raffigurare l’aquila era un modo per sottolineare il suo ruolo di comandante supremo (Imperator) e la sua capacità di garantire la sicurezza e l’espansione dell’Impero. Queste emissioni monetarie non solo documentano la struttura militare romana, ma rivelano anche l’importanza della propaganda visiva nell’antichità.

Vista da vicino

Monete Romane Imperiatorale – Denario legionario (32-31 a.C.) – Zecca itinerante per Marco Antonio
Ag – Ø 18 mm – 3,80 g
(Bolaffi – Auction 43 – 7 giu 2023 – lot. 1099)

Dritto

Legenda: ANT · AVG ; sotto III · VIR · R · P · C

Nel campo nave da guerra verso destra

Rovescio

Nel campo aquila legionaria fra due stendardi; sotto LEG X

Bibliografia

  • Bab. (Antonia) n. 114
  • Crawf. n. 544/24
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