7 Ottobre 2025
beato amedeo 1620

Il Beato Amedeo è il nome con cui viene comunemente chiamato un Tallero d’argento del valore di 9 fiorini, coniato da Carlo Emanuele I, Duca di Savoia, tra il 1609 e il 1629. Le zecche principali che produssero questa moneta furono quelle di Torino e Vercelli. Il conio è di Filippo Boccioni maestro di zecca a Vercelli.

Il nome della moneta deriva dalla sua iconografia distintiva: sul rovescio era impressa l’effigie del Beato Amedeo XI di Savoia (Duca di Savoia dal 1465 al 1472), raffigurato in abito monacale, con la legenda BENEDICT HAEREDITATI TVAE (“Benedici la tua eredità”). Amedeo IX, noto per la sua profonda pietà e la sua carità, fu beatificato nel 1677, ma la sua venerazione era già diffusa nel XVII secolo. La scelta di raffigurarlo sulla moneta sottolineava la devozione religiosa dei Savoia e l’auspicio di protezione divina sulla loro dinastia e sui loro domini. La frase in latino iscritta nello scudo è riportata da un passo della Bibbia, e che Amedeo IX aveva come sua impresa: “Decidete secondo la legge e giustizia, e abbiate cari i poveri e il Signore concederà la pace fino alla vostra morte”.

Sul dritto, la moneta presentava il busto di Carlo Emanuele I, con la leggenda che ne indicava il titolo: CAROLVS EM D: G DVX SAB (Carlo Emanuele per grazia di Dio Duca di Savoia).

Il Beato Amedeo pesava circa 26,70 grammi, un peso considerevole per una moneta d’argento dell’epoca, che ne confermava il ruolo di taglio maggiore nel sistema monetario sabaudo. Oltre al Tallero da 9 fiorini, fu emessa contemporaneamente anche una moneta da 3 fiorini che recava al rovescio la stessa immagine del Beato Amedeo.

Questa moneta è un esempio significativo della monetazione barocca sabauda, che combinava l’affermazione del potere ducale con la celebrazione della pietà dinastica attraverso simboli religiosi. Per i numismatici, il Beato Amedeo non è solo un pezzo di notevole valore e interesse storico-artistico, ma anche una testimonianza delle strategie politiche e devozionali dei Duchi di Savoia.

Vista da vicino

beato amedeo 1620
Numismatica Ars ClassicaAuction 35, lot. 500 del 2 dicembre 2006 (Fonte: acsearch.info ©).

Carlo Emanuele I duca di Savoia (1580-1630) Il Grande.
Scudo da 9 fiorini 1620 detto del “Beato Amedeo”. Zecca di Vercelli. AR 22,9 g. – ø 41,0.

D/ CAROLVS : EM : D : G : DVX : SAB : ET : C. Busto corazzato a d., con colletto alla spagnola, mantello e Collare dell’Annunziata; sotto, nel giro, VER·1620 .

R/ BENEDIC• H-ÆR – EDITATI•TVÆ• Il Beato Amedeo con corta veste, mantello e nimbo radiato, tiene nella mano d. uno scettro e poggia il braccio s. su di uno scudo iscritto FAC •/ IVDITIVM / ET • IVSTIT • / DILIG • PAVP /ET • DOM • DAB / F • IN • FINI / • VEST• / B•A. All’esergo, •ff•9•.

Bibliografia

  • CNI 367
  • Spaziani Testa 53
  • Ravegnani M. 26
  • MIR 615b
  • Biaggi 522e
  • Simonetti 39/3
  • Davenport 4159
Modoetia Numismaticae articolo fondo

Modoetia Numismaticae © 2014-2025

Related Post

error: Content is protected !!
Verificato da MonsterInsights