Il Grossone è un nome generico utilizzato per indicare i multipli del Grosso, una moneta d’argento molto diffusa nel Medioevo e nel Rinascimento. La sua denominazione non implica un valore uniforme, ma piuttosto una moneta di modulo e peso maggiore rispetto al “grosso” di base, e in alcuni casi il suo valore poteva arrivare a quello di una Lira.
I Grossoni furono coniati in diverse zecche italiane tra il 1300 e la seconda metà del Cinquecento, riflettendo la frammentazione politica e la varietà dei sistemi monetari locali. Tra i più noti si ricordano:
- Grossone Veneziano: Particolarmente celebre è quello emesso dal doge Francesco Foscari a Venezia nel 1423. Queste emissioni veneziane erano importanti per il loro ruolo nel commercio marittimo.
- Grossoni Bolognesi: Famosi sono anche quelli battuti a Bologna nel XV secolo sotto la signoria dei Bentivoglio.
- Grossone Romano: Coniato a Roma.
- Grossone Fiorentino: Prodotto nella fiorente zecca di Firenze.
- Grossone di Siena o “della Lupa”: Caratteristico per la sua iconografia legata alla lupa senese.
- Altri Grossoni: Furono coniati anche in altre città come Como, Ferrara, Genova, Napoli e Milano.
La varietà dei Grossoni riflette le diverse politiche monetarie locali e la necessità di monete d’argento di valore intermedio per le crescenti esigenze commerciali delle città italiane.

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