La demonetizzazione è l’operazione attraverso cui una moneta o una banconota, o più in generale una certa valuta, viene ufficialmente ritirata dalla circolazione e perde il suo corso legale. Questo significa che la moneta non è più accettata come mezzo di pagamento valido per saldare debiti.
La demonetizzazione può essere attuata per diverse ragioni:
- Sostituzione di valuta: Quando un paese adotta una nuova valuta (ad esempio, l’introduzione dell’Euro nei paesi dell’Eurozona ha demonetizzato le valute nazionali preesistenti come la Lira italiana).
- Combattere l’inflazione o l’instabilità economica: Per stabilizzare l’economia, un governo può ritirare monete con valore nominale troppo basso o quelle che sono state eccessivamente svalutate.
- Misure anti-contraffazione: Per eliminare dalla circolazione un gran numero di monete false o per introdurre nuove caratteristiche di sicurezza.
- Obiettivi politici o sociali: Per esempio, per eliminare l’uso di tagli grandi che facilitano attività illegali, o per eliminare monete legate a un regime politico caduto.
- Usura o obsolescenza: Monete troppo usurate per essere facilmente riconoscibili o che sono diventate obsolete a causa di cambiamenti nelle abitudini di pagamento.
L’operazione di demonetizzazione è solitamente annunciata con largo anticipo, permettendo ai cittadini di scambiare le vecchie monete con quelle nuove o di depositarle in banca entro un certo termine. Dopo tale scadenza, le monete demonetizzate diventano semplici pezzi di metallo (o carta, nel caso delle banconote) e perdono il loro valore come denaro legale.
Per i numismatici, le monete demonetizzate rimangono di interesse storico e collezionistico, anche se non hanno più valore monetario.