La Cornucopia, o “corno dell’abbondanza”, è un potente simbolo di fecondità della Terra, prosperità e abbondanza nella mitologia e nell’arte, ampiamente utilizzato anche nella numismatica.
Secondo la leggenda più nota, la Cornucopia ebbe origine dal corno di Amaltea, la capra mitologica che allattò il neonato Zeus sull’isola di Creta per nasconderlo da suo padre Crono. Si narra che un giorno, giocando, Amaltea si ruppe un corno contro un albero. Le ninfe lo raccolsero e, piene di cura, lo riempirono di fiori e frutta, offrendolo a Zeus. Il futuro re degli dèi, per ricompensa e gratitudine, promise che da quel corno sarebbe scaturito inesauribilmente tutto ciò che esse avessero desiderato.
Col passare del tempo, il simbolo della Cornucopia si distaccò parzialmente dalla sua origine mitologica specifica, e il “corno” rappresentato non fu più necessariamente quello della capra Amaltea, divenendo un’immagine più generica di prosperità. Viene spesso raffigurato traboccante di frutta, verdura, fiori o monete.
Nella numismatica, la Cornucopia è un motivo molto frequente su monete di diverse epoche e culture, sia antiche (greche e romane) che moderne. La sua presenza sul conio serve a:
- Auspicio di prosperità: Simboleggia la ricchezza e la buona sorte che la nazione o il regnante desiderano per i propri cittadini.
- Celebrazione dell’abbondanza: Rappresenta la fertilità della terra e la prosperanza economica raggiunta.
- Propaganda: Gli imperatori o i governi la utilizzavano per comunicare il benessere e la prosperità del proprio dominio.
Un esempio moderno e molto riconoscibile è la sua presenza sul rovescio della moneta italiana da 1 lira, coniata per la prima volta nel 1954 e rimasta in circolazione per decenni. Questo rafforzava il messaggio di ripresa e abbondanza per l’Italia del dopoguerra.

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