L’Acino è stata un’unità di misura del peso, utilizzata in particolare nel Regno di Napoli e Sicilia per indicare frazioni molto piccole di peso, specialmente nell’ambito della monetazione e della gioielleria.
Il valore dell’acino era estremamente ridotto. Nel Regno di Napoli, un acino era generalmente considerato equivalente a circa 0,04455 grammi. Questa unità di misura era fondamentale per definire con precisione il peso delle monete, in particolare quelle di basso valore, e per le minute transazioni.
Il sistema di pesi in cui l’acino si inseriva era complesso e stratificato:
- 20 acini potevano formare un’oncia (in contesti specifici, come la farmacia, l’oncia napoletana era divisa in 10 dracme, 30 scrupoli, con lo scrupolo a sua volta diviso in 2 oboli da 20 acini).
- In generale, 1000 trappesi formavano un rotolo, e un trappeso era pari a 20 acini.
L’acino, quindi, rappresenta una delle unità di misura più piccole e dettagliate impiegate nei sistemi ponderali pre-metrici, indispensabile per la precisione nella coniazione e nel commercio dei metalli preziosi e delle merci di valore.

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