I Pictavini (o pittavini) erano denari d’argento che ricoprirono un ruolo di grande importanza nel sistema monetario medievale francese. Il loro nome deriva da Pictavi, il nome latino di Poitiers, la città in cui si trovava la zecca principale dei conti di Poitou. Queste monete furono coniate per la prima volta nel X secolo e la loro influenza si estese ben oltre i confini del Poitou, diventando uno standard di riferimento in tutta la regione.
La coniazione dei Pictavini non fu limitata alla sola zecca di Poitiers. Nel corso dei secoli, la loro produzione si allargò a diverse altre zecche, tra cui St. Jean d’Angély, Niort e in particolare a Melle. Quest’ultima zecca, situata in una regione ricca di giacimenti d’argento, rivestì un ruolo cruciale nella storia della monetazione francese. La disponibilità di metallo prezioso a Melle permise la produzione di monete di ottima qualità, il che contribuì a rafforzare la reputazione e l’ampia circolazione dei Pictavini.
Il conio di queste monete era caratterizzato da una simbologia specifica e da un’iconografia che rifletteva la transizione dal dominio carolingio al potere dei conti regionali. Sul dritto, la moneta riportava una legenda circolare con il nome dell’imperatore, come CARLVS REX, un omaggio al potere nominale dei sovrani carolingi. Sul rovescio, invece, la legenda era spesso a tutto campo, disposta su due linee: MET ALO. Questa dicitura è un riferimento alla zecca di Melle, il cui nome primitivo era METVLLVM, che col tempo si trasformò in METALLVM (metallo), a sottolineare l’importanza mineraria della regione.
Ciò che rese i Pictavini monete di tale successo fu l’alta qualità della loro lega. In un’epoca in cui la svalutazione era una pratica comune, la stabilità e l’affidabilità di queste monete d’argento le resero un mezzo di scambio preferito in un’ampia area geografica. La loro circolazione continuò per secoli, resistendo all’introduzione di altre monete, e il loro declino avvenne solo con la comparsa del Denaro Tornese, che finì per sostituirle come valuta dominante.
In sintesi, i Pictavini sono un esempio di monetazione regionale che, grazie alla stabilità e alla qualità della lega, raggiunse un’importanza e una diffusione notevoli. La loro analisi numismatica fornisce preziose informazioni sulla storia economica, politica e mineraria della Francia medievale.

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