Il termine Monofacciale si riferisce a una moneta o a un tondello che presenta un’impronta o un disegno su un solo lato, mentre l’altro lato è liscio o privo di qualsiasi coniazione intenzionale.
In numismatica, questo concetto è spesso sinonimo di Uniface.
Le monete monofacciali sono rare nel panorama della monetazione regolare, che quasi universalmente prevede un’impronta sia sul dritto che sul rovescio. Tuttavia, possono esistere per diverse ragioni:
- Errori di Coniazione: Occasionalmente, una moneta potrebbe risultare monofacciale a causa di un errore di fabbricazione. Ad esempio, se due tondelli si attaccano durante il processo di battitura, uno dei lati di ciascun tondello potrebbe non ricevere l’impronta. Oppure, se il conio del rovescio (o del dritto) non è stato correttamente inserito o si è rotto.
- Prove di Conio o Saggi: In alcuni casi, i tondelli monofacciali possono essere prove di conio o saggi, realizzati per testare un nuovo conio su un solo lato prima della produzione completa della moneta bifacciale.
- Monete Primitive o Speciali: Molto raramente, in sistemi monetari estremamente arcaici o per emissioni di natura molto particolare, si possono trovare monete progettate per essere monofacciali. Questo è un caso eccezionale e non la norma.
- Danni o Usura Estrema: A volte, una moneta può apparire monofacciale a causa di un’estrema usura o di danni post-coniazione che hanno completamente obliterato l’impronta di uno dei lati. Tuttavia, in questi casi, un’attenta analisi può spesso rivelare tracce residue del disegno originale.
Per un numismatico, una moneta monofacciale rappresenta una curiosità o una variante, e la sua valutazione dipende dalla causa specifica della sua monofaccialità. Se si tratta di un errore di coniazione autentico e raro, potrebbe avere un valore numismatico maggiore per la sua unicità. Se invece è il risultato di un danno, il suo valore sarà generalmente inferiore.

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