Il Mezzano (o Mezzanino) è un termine generico utilizzato in numismatica per indicare una moneta il cui valore corrispondeva alla metà di un’altra moneta di riferimento. Questa denominazione evidenzia la sua funzione di moneta divisionale, fondamentale per gli scambi di valore inferiore rispetto alla moneta “intera”.
Il Mezzano fu emesso in diverse zecche italiane, adattandosi ai vari sistemi monetari locali:
- Bologna: Qui, il Mezzano valeva mezzo Bolognino, un’importante moneta d’argento locale.
- Abruzzo: In questa regione, era l’equivalente di mezzo Carlino, una moneta d’argento diffusa nel Regno di Napoli e in altri territori dell’Italia meridionale.
- Veneto: Nel Veneto, il Mezzano era anche conosciuto come bezzo, indicando un’ampia diffusione e adattamento terminologico.
Un esempio specifico e ben documentato è il Mezzano di Verona:
- Mezzano di Verona: Questa moneta era un mezzo Grosso e valeva 16 piccoli. Fu emesso per la prima volta dal doge veneziano Francesco Dandolo (1328-1339). La sua coniazione a Verona rifletteva il controllo veneziano sulla città in quel periodo e la necessità di una valuta locale che si integrasse con il sistema veneziano.
- Caratteristiche: Il Mezzano di Verona pesava circa 1,24 grammi e aveva un titolo d’argento del 782/1000. Questa percentuale, sebbene non altissima, garantiva un valore intrinseco sufficiente per le transazioni di medio-basso taglio.
- Iconografia:
- Al dritto presentava il doge inginocchiato (in questo caso Francesco Dandolo) che riceveva lo stendardo, simbolo di potere e protezione divina.
- Al rovescio era raffigurato il busto di San Marco, patrono della Repubblica di Venezia, un’iconografia comune e riconoscibile sulle monete veneziane e dei territori sotto il suo controllo.
L’esistenza e la diffusione del Mezzano in diverse varianti regionali testimoniano la complessità dei sistemi monetari italiani nel Medioevo e nel primo Rinascimento. Queste monete di piccolo e medio taglio erano cruciali per il funzionamento delle economie locali e per la vita quotidiana, evidenziando l’adattabilità delle zecche alle specifiche esigenze del territorio.
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Loris Alessandro Gentili 