Le monete incuse sono una tipologia particolare e affascinante della monetazione antica, caratterizzate da un’impressione in incavo (incusa, appunto) piuttosto che in rilievo. Il termine si applica a due diverse manifestazioni di questa tecnica:
- Incuse Geometriche (Grecia e Mediterraneo Orientale): Inizialmente, nelle città greche e del Mediterraneo orientale prima della seconda metà del V secolo a.C., si definivano incuse quelle monete che presentavano al rovescio una forma geometrica incavata, generalmente un quadrato. Questo quadrato incuso (spesso chiamato quadrato incuso) era il risultato del punzone utilizzato per fissare il tondello sul conio di base durante la battitura, garantendo stabilità. Con il tempo, al semplice quadrato vennero aggiunte delle figure, di solito delle piccole testine o altri simboli, che riempivano parzialmente lo spazio incavato. Questo tipo di incuso è una delle prime forme di decorazione del rovescio monetale, evolvendosi da una semplice necessità tecnica a un elemento stilistico.
- Incuse della Magna Grecia (Italia Meridionale): Più specificamente, si dicono ugualmente incuse quelle monete che presentano una caratteristica ancora più distintiva: al dritto hanno un’immagine in rilievo e al rovescio la stessa identica immagine ma incavata (cioè “incusa”). Questa tecnica particolare è caratteristica della Magna Grecia, l’Italia meridionale, e fu impiegata in modo prominente tra i secoli VI e V a.C., in particolare in regioni come la Lucania (con città come Metaponto, Crotone, Sibari, e Caulonia).In queste monete della Magna Grecia, il disegno del rovescio non è solo un’immagine incavata, ma è l’esatta controparte negativa del rilievo del dritto. Per ottenerla, si utilizzava lo stesso conio del dritto (o una sua copia precisa) per creare il conio del rovescio, ma in negativo. Questo permetteva un’impressione perfetta e simmetrica sui due lati della moneta, rendendole uniche nel panorama monetario antico. La ragione di questa tecnica è ancora dibattuta, ma si ipotizza che potesse servire a:
- Impedire la falsificazione: La precisione richiesta era molto elevata.
- Facilitare l’impilabilità: Le monete si impilavano meglio.
- Estetica e simbolismo: Creare un effetto artistico e forse un legame simbolico tra i due lati.
Le monete incuse, soprattutto quelle della Magna Grecia, sono altamente apprezzate dai collezionisti e dagli studiosi per la loro innovazione tecnica e la loro bellezza artistica, rappresentando un capitolo importante nella storia della monetazione.

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