Giano (in latino Ianus) è un’antica e unica divinità romana, il Dio degli inizi, dei passaggi, delle porte e dei confini. La sua caratteristica iconografica più distintiva è quella di essere bifacciale, ovvero raffigurato con due volti rivolti in direzioni opposte: uno verso il passato e uno verso il futuro, o uno verso l’interno e uno verso l’esterno.
Questa divinità, come molte altre personificazioni di Dei, Semidei ed Eroi, si trova di frequente raffigurata sulle monete romane:
- Periodo della Repubblica Romana: Durante la Repubblica, Giano era una presenza comune e prominente sul lato principale (dritto) delle monete, in particolare sugli assi e sui loro multipli. La sua testa bifronte era un simbolo potente degli inizi e dei processi, riflettendo la natura della Repubblica che si rigenerava continuamente attraverso i suoi magistrati annuali.
- Periodo Imperiale: In seguito, con la fondazione dell’Impero, le effigi imperiali presero il posto d’onore sul dritto. Giano, come molte altre divinità e personificazioni, si spostò tipicamente sul rovescio della moneta, dove continuò a simboleggiare la pace (le porte del suo tempio erano chiuse in tempo di pace) o l’inizio di nuove ere.
Il culto di Giano era centrale a Roma, in quanto le porte del suo tempio nel Foro Romano venivano aperte in tempo di guerra e chiuse in tempo di pace, un evento di grande significato pubblico che a volte veniva celebrato anche sulle monete. La sua immagine bifronte lo rende immediatamente riconoscibile e un soggetto di grande interesse per la numismatica romana.
Vista da vicino

Repubblica Romana, Anonimo (215-212 a.C.) – Serie post-semilibrale Aes Grave – Zecca di Roma, Æ 40,5 mm, 83,13 g
D/ Testa laureata di Giano barbuto su disco in rilievo.
R/ Prua rovesciata a sinistra su disco in rilievo
Bibliografia
- Crawford 41/5a
- ICC 105
- RBW 112

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