Il Gabellone è una moneta d’argento coniata dalla zecca di Bologna durante un periodo significativo per lo Stato Pontificio, sotto i pontificati di Sisto V (1585-1590), Gregorio XIV (1590-1591) e Urbano VIII (1623-1644). Il suo valore era di 26 Bolognini.
Questa moneta presentava caratteristiche iconografiche distintive:
- Dritto: Vi era raffigurato lo stemma pontificio del papa regnante.
- Rovescio: Mostrava un leone rampante che regge una bandiera, accompagnato dalla celebre scritta “BONONIA DOCET” (Bologna insegna). Questo motto era un richiamo alla storica reputazione di Bologna come centro di sapere e università, sottolineando la sua importanza culturale e intellettuale.
Oltre al Gabellone “standard”, furono emessi anche frazioni e multipli, tra cui il mezzo gabellone e i 3 gabelloni, per rispondere a diverse esigenze commerciali e di circolazione.
Il Gabellone è un esempio importante della monetazione pontificia e dello stretto legame tra l’autorità ecclesiastica e le città sotto il suo dominio, con le monete che fungevano da veicolo per simboli di potere e identità cittadina.

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