6 Luglio 2025
bibliografia

La Dramma (o Dracma) è stata l’unità monetaria principale nell’antica Grecia, e una delle monete più influenti e diffuse del mondo antico. Il suo nome deriva dal verbo greco drattomai, che significa “prendere una manciata”, riferendosi forse a un’antica unità di peso di sei oboli, che potevano essere tenuti in una mano.

Le sue caratteristiche principali sono:

  • Materiale: Fu molto coniata in argento, tanto da diventare la moneta d’argento per eccellenza nel mondo greco. La sua purezza e il suo peso standardizzato (anche se con variazioni regionali) ne garantirono l’ampia accettazione. In confronto, fu poco coniata in oro, con l’eccezione di alcune emissioni di stati potenti come il Regno di Macedonia (ad esempio, gli stateri d’oro).
  • Corrispondenza con il Denaro Romano: La Dramma greca è spesso considerata l’equivalente del Denaro romano in termini di importanza nel rispettivo sistema monetario e di diffusione come moneta d’argento standard. Un Denaro romano era inizialmente valutato come quattro dramme greche (tetradramma), ma questa corrispondenza variò nel tempo.
  • Iconografia: Le Dramme greche sono celebri per la loro straordinaria varietà e qualità artistica. Ogni città-stato (polis) coniava le proprie dramme, spesso raffigurando sul dritto la divinità protettrice della città o un simbolo distintivo, e sul rovescio un emblema civico o l’iniziale della città. Esempi famosi includono la civetta di Atene, il cavallo di Corinto o l’aquila di Olimpia.

La Dramma ha avuto un impatto duraturo sulla numismatica e sulla terminologia monetaria, tanto che la sua eredità è visibile in valute moderne come la dracma greca (utilizzata fino all’introduzione dell’Euro) e in termini come il dirham in diversi paesi arabi.

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