7 Luglio 2025

Divus “Divino” (araldica)

bibliografia

Divus (femminile Diva) è un attributo latino che significa “divino“, un epiteto di grande importanza nella monetazione romana. Era un titolo onorifico e sacrale che indicava la divinizzazione di un imperatore o di un’augusta (imperatrice) dopo la loro morte.

L’assunzione del titolo di Divus per un defunto comportava la sua elevazione al rango di divinità nel pantheon romano, spesso con la costruzione di templi, l’istituzione di un culto e l’emissione di monete di consacrazione. Queste monete sono facilmente riconoscibili perché, oltre al ritratto del defunto, recano la leggenda “DIVUS” o “DIVA” seguita dal nome dell’individuo (es. DIVUS AUGUSTUS, DIVA FAUSTINA). Sul rovescio, spesso presentano simboli legati all’apoteosi, come un’aquila in volo (che porta l’anima al cielo) o un altare.

Sebbene l’attributo Divus fosse tradizionalmente postumo, in alcuni rari casi fu assunto anche in vita da imperatori che desideravano sottolineare la loro natura eccezionale o la loro discendenza divina, oppure che venivano venerati come dèi viventi in alcune province orientali. Questo prefigurava una tendenza verso un potere sempre più assolutistico e divinizzato, tipico degli ultimi periodi dell’Impero.

La presenza del termine Divus o Diva sulle monete è cruciale per i numismatici. Permette di distinguere le emissioni postume da quelle in vita, di comprendere le dinamiche del culto imperiale e le strategie di propaganda che miravano a legittimare e sacralizzare l’autorità dei sovrani.

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