7 Luglio 2025

Dioscuri (personificazione)

bibliografia

I Dioscuri, noti come “Figli di Giove e Leda”, sono i gemelli Castore e Polluce, figure mitologiche di grande rilievo nel pantheon romano e greco. Erano venerati come protettori dei cavalieri, dei marinai e degli atleti, simboli di fedeltà e valore.

La loro rappresentazione sulle monete romane segue un’evoluzione simile a quella di altre divinità e figure eroiche:

  • Periodo Repubblicano: Durante la Repubblica Romana, i Dioscuri erano frequentemente raffigurati sul lato principale (dritto) delle monete, specialmente sui Denari. Questa scelta iconografica era comune tra i magistrati monetari, spesso per celebrare le loro gentes (famiglie) che vantavano antenati illustri o legami con questi eroi divini. Erano per lo più raffigurati a cavallo, in sella ai loro destrieri, con il pileus (il caratteristico copricapo a forma di cappuccio o uovo) sulla testa, a simboleggiare agilità, velocità e protezione.
  • Periodo Imperiale: Con la fondazione dell’Impero, e l’affermazione del culto imperiale, il dritto della moneta venne quasi interamente riservato al ritratto dell’imperatore regnante o dei membri della famiglia imperiale. Le raffigurazioni di divinità, personificazioni allegoriche e simboli associati a virtù o eventi imperiali presero così posto sul rovescio della moneta. I Dioscuri continuarono ad apparire, ma come parte di un messaggio imperiale più ampio, magari legato a vittorie militari o alla sicurezza dell’Impero.

La presenza dei Dioscuri sulle monete romane è di grande interesse per i numismatici. Offre spunti preziosi sulla religione, sulla mitologia e sulle strategie di propaganda e autorappresentazione che evolvevano dal contesto repubblicano a quello imperiale, riflettendo i valori e le aspirazioni della società romana.

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