La moneta dentellata è una tipologia di coniazione caratterizzata da un contorno (o bordo) seghettato. Questa peculiarità, che le conferisce l’aspetto di avere una serie di piccoli “denti” simili a quelli di una sega, era una caratteristica distintiva e funzionale in molte monete antiche.
Sono particolarmente tipici i Denari della Repubblica Romana che presentano questa lavorazione. In latino, queste monete erano dette serrati, proprio per la loro somiglianza con la lama di una sega.
La realizzazione di un contorno dentellato non era solo un elemento estetico, ma aveva uno scopo pratico e cruciale:
- Evitare la tosatura (o clipping): Era una misura di sicurezza contro una delle frodi più comuni dell’epoca. La tosatura consisteva nel tagliare o limare piccole porzioni di metallo prezioso dal bordo delle monete, accumulandole per fonderle e ricavarne profitto. Con un bordo seghettato, qualsiasi tentativo di tosatura avrebbe lasciato un’evidenza visibile e immediatamente riconoscibile, compromettendo l’integrità e il valore della moneta. I “denti” spezzati o limati avrebbero indicato chiaramente l’alterazione.
La presenza di un contorno dentellato sui Denari romani (e su altre monete di epoche e luoghi diversi) è un indicatore significativo delle preoccupazioni delle autorità monetarie riguardo alla frode e dei metodi ingegnosi adottati per tutelare l’integrità del sistema monetario. Per i numismatici, le monete dentellate sono di particolare interesse e contribuiscono a comprendere le pratiche di sicurezza monetaria del passato.

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