Il cùbito è un’antica unità di misura di lunghezza, ampiamente utilizzata in diverse civiltà del mondo antico. Il suo nome deriva dal latino cubitus, che significa “gomito”, e infatti si basava sulla lunghezza dell’avambraccio umano.
Generalmente, il cùbito corrispondeva alla distanza che va dal gomito alla punta del dito medio. Tuttavia, la sua esatta lunghezza variava considerevolmente a seconda dell’epoca e della cultura. Alcuni esempi noti includono:
- Cùbito Egizio: Uno dei più celebri e standardizzati, con varianti come il cùbito reale, che era di circa 52,3 cm.
- Cùbito Romano: Circa 44,4 cm.
- Cùbito Ebraico: Variava tra i 44,5 cm e i 52,5 cm.
In numismatica, il cùbito non è una moneta né un simbolo direttamente raffigurato, ma è un concetto rilevante nel contesto della metrologia antica. Lo studio delle antiche unità di misura, come il cùbito, è fondamentale per comprendere le dimensioni di strutture e oggetti raffigurati sulle monete, le proporzioni delle divinità o degli edifici, e per interpretare iscrizioni che potrebbero riferirsi a distanze o dimensioni.
Conoscere il valore del cùbito nelle diverse epoche aiuta gli storici e i numismatici a ricostruire il contesto economico e costruttivo delle civiltà che hanno emesso le monete.

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