Corona Muraria (o Turrita)
La corona muraria (corona muralis in latino), nota anche come corona turrita quando include torri stilizzate, era una prestigiosa onorificenza militare della Repubblica e dell’Impero Romano. Realizzata in oro e a forma di cinta muraria merlata, era il massimo simbolo di valore militare. Veniva conferita al primo soldato che riusciva a scalare le fortificazioni di una città nemica durante un assedio.
Origini e Simbolismo
Le origini di questa corona si trovano nell’arte ellenistica, dove la dea Tiche, personificazione del destino di una città, veniva spesso raffigurata con una corona muraria. I Romani assimilarono questa simbologia alla loro dea Fortuna. La corona muraria era anche un attributo della dea Cibele, la Grande Madre, sebbene la sua fosse realizzata in legno.

Ruolo e Importanza
L’assegnazione della corona muraria non era un processo semplice. Richiedeva un’attenta indagine per verificare chi avesse effettivamente il primato nella scalata delle mura. Questo perché riceverla significava ottenere grande prestigio. Un esempio celebre è quello di Publio Cornelio Scipione Emiliano, il futuro distruttore di Cartagine, che la ottenne durante una campagna militare in Spagna.
Evoluzione nel Tempo
Con l’avvento dell’Impero, la corona muraria divenne anche un simbolo di personificazione. A partire dall’epoca di Traiano, si iniziò a rappresentare l’Italia turrita, ovvero l’Italia con una corona muraria in testa, come testimoniato da monete e dall’arco di Benevento. Questa immagine conferiva all’Italia una dignità quasi divina e un senso di stabilità e protezione. Oggi la corona muraria è un simbolo araldico comune, ma la sua origine e il suo significato sono legati alla grandezza di Roma.

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