Il termine bicipite (dal latino bi-, “due” e caput, “testa”) in numismatica e araldica descrive una figura allegorica caratterizzata da due teste. Questa rappresentazione è un potente simbolo di doppia potenza, sovranità estesa o autorità su due domini.
L’esempio più celebre di figura bicipite è l’aquila bicipite. Essa è stata adottata come emblema da numerosi e influenti imperi, tra cui:
- L’Impero Bizantino (Impero d’Oriente), dove simboleggiava il dominio sia sull’Oriente che sull’Occidente, o sul potere temporale e spirituale.
- Il Sacro Romano Impero, per rappresentare l’autorità imperiale su vasti territori.
- L’Impero Russo, in particolare sotto la dinastia Romanov.
- L’Impero Austriaco (e successivamente Austro-Ungarico) degli Asburgo.
Sulle monete, l’aquila bicipite appare frequentemente, specialmente sui grossi, talleri e altri conii di alto valore di questi imperi. La sua presenza serviva a rafforzare l’immagine di un potere vasto, incondizionato e spesso di origine divina.
Oltre all’aquila, la caratteristica bicipite può figurare anche in altri emblemi araldici particolari e su scudi. È possibile trovare animali vari, come leoni, cani o galli, rappresentati con due teste. In questi casi, il significato di “doppia potenza” o di “dominio su più aspetti” rimane centrale, sebbene l’interpretazione specifica possa variare a seconda del contesto araldico e della tradizione locale.
L’analisi delle figure bicipiti sulle monete e negli stemmi è cruciale per comprendere la simbologia del potere e le strategie di legittimazione impiegate dalle autorità nel corso della storia.

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