Personificazione romana dell’equità.
È raffigurata come una figura femminile stante con un lungo vestito ed una bilancia nella mano destra. L’altra mano a volte è aperta, a volte ha altri attributi: una misura lineare, un ramo di palina, il corno dell’abbondanza.
Da Settimio Severo sotto la figura di Aequitas appare la leggenda aeqvitati pvblicae e spesso la personificazione s’identifica con Moneta.
Dritto
Legenda: IMP CAES P HELV – PERTIN AVG
Nel campo la testa laureata rivolta a destra di Pertinace
Rovescio
Legenda: AEQVIT AVG TR P COS II
Nel campo l’equità stante rivolta a sinistra, con la mano destra regge una bilancia mentre con il braccio sinistro sostiene una cornucopia.
Bibliografia
- BMC 14
- RIC 1a
- Woodward NC 1957, pl. X, 1
- Calicó 2379b
Dritto
Semibusto del re in uniforme volto a sinistra. Intorno lungo il bordo a sinistra VITT•EM•III•RE a destra •D’ITALIA; sotto il busto il nome dell’autore “G•ROMAGNOLI”.
Rovescio
Figura allegorica dell’equità che regge una fiaccola su un carro trainato da 4 leoni, in alto orizzontalmente AEQVITAS. Sul carro le iniziali dell’autore “G•R•M”. In esergo indicazione del valore “C•50”. Sotto la base dei leoni a sinistra indicazione del millesimo, a destra R.
Bibliografia
- Gig. P49
- Mont. 234
- Pag. Prove 278
- Luppino PP209bis
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