21 Agosto 2025
bibliografia
doge Niccolò Tron. 1471-1473. Tron – AR Tron (lira) (28mm, 6.43 g, 6h).
D/ Busto sin., sotto tre foglie su ramo. Intorno TRONVS (stella) DVX NICOLAVS
R/ Leone alato di San Marco sin. con vangelo in corona. Intorno SANCTVS MARCVS. (Fonte: WIKIPEDIA ©).

La Lira Tron, o Trono, è il nome con cui si identifica la lira veneziana emessa per la prima volta dal doge Nicolò Tron nel 1472. È considerata un evento di grande rilievo nella storia numismatica, poiché è comunemente riconosciuta come la prima lira coniata in Italia. Prima di allora, la “lira” era una semplice moneta di conto, mentre la Lira Tron la trasformò in una vera e propria moneta fisica.


Storia e Riforma Monetaria

Alla fine del XV secolo, l’Europa stava attraversando un periodo di instabilità economica, con continue svalutazioni delle monete. Venezia non faceva eccezione: il contenuto d’argento del suo “grosso” era calato e il problema delle falsificazioni e della tosatura delle monete era sempre più pressante.

Per affrontare questa crisi, nel 1472 il Consiglio dei Dieci, affiancato da una giunta di aristocratici, decise di avviare una riforma monetaria. Il 15 maggio fu vietata la circolazione di monete false e la cittadinanza fu invitata a portarle alla zecca. Per sostituire il circolante, il 27 maggio fu deliberata la coniazione di una nuova moneta del valore di 20 soldi, ovvero la lira.

La nuova moneta fu incisa da Antonello della Moneta e raffigurava il ritratto del doge Nicolò Tron, una scelta che suscitò critiche da parte del Maggior Consiglio, il quale riteneva che l’immagine del doge dovesse essere inginocchiata davanti a quella di San Marco.


Caratteristiche e Successori

La Lira Tron era una moneta d’argento con un peso di 6,52 grammi e un titolo di 0,948. Valendo 20 soldi, servivano 240 denari per ottenerne una. Oltre a Nicolò Tron, solo un altro doge, il suo predecessore Cristoforo Moro, è stato ritratto sulle monete della Serenissima.

La Lira Tron aprì la strada a una nuova era della monetazione. Accanto a essa fu coniata anche una mezza lira, che prese il nome di Marcello sotto il dogato di Nicolò Marcello. A partire dal 1474, il nome della moneta cambiò in Mocenigo, mantenendo le stesse caratteristiche. La sua coniazione fu possibile grazie alla scoperta di nuovi depositi d’argento in Europa.

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