La trillina, conosciuta anche come terlina o trelina, era una moneta milanese in mistura d’argento coniata per il piccolo commercio. Il nome deriva dal suo valore, pari a tre denari. Questa moneta fu emessa dal Ducato di Milano a partire dal 1452, sotto il duca Francesco Sforza, e rimase in circolazione fino al 1665, durante il governo di Filippo IV di Spagna.
Storia e Diffusione
La prima emissione della trillina risale al 1452, in seguito a una grida che ne sanciva l’uso in tutto il ducato. A causa del suo valore modesto, era utilizzata principalmente per il commercio interno. Nonostante la trillina fosse una moneta di mistura, la zecca di Milano ne scambiava il valore a un tasso superiore a quello effettivo, creando una situazione di speculazione che, nel tempo, portò alla diffusione di numerose imitazioni.
L’impossibilità di fermare la falsificazione costrinse le autorità, nel XVII secolo, a coniare la trillina in rame, per poi interromperne definitivamente la produzione sotto Filippo IV di Spagna.
Caratteristiche
Le trilline avevano caratteristiche iconografiche variabili. In alcune emissioni, come quella del periodo 1556-1598, il dritto presentava le lettere phi sormontate da una corona e la legenda rex • angliae, mentre il rovescio raffigurava il busto di Sant’Ambrogio con le sue iniziali (S A) e la legenda mediolani • dvx.
La storia della trillina è un esempio di come le politiche monetarie, la contraffazione e le difficoltà economiche abbiano influenzato la vita quotidiana dei cittadini.

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