La tercia è una moneta d’argento coniata nel sud Italia, in particolare in Sicilia, durante il regno normanno. Il suo nome deriva dal suo valore, che corrispondeva a un terzo di un ducato. Conosciuta anche come tercenario, questa moneta testimonia la complessa storia monetaria del regno normanno.
Storia e Denominazioni
La tercia ducalis fu fatta coniare per la prima volta nella zecca di Palermo da re Ruggero II di Sicilia nel 1140. Questa moneta d’argento era un’unità di misura importante per l’economia del regno e un simbolo del potere del sovrano.
Successivamente, il re Guglielmo II continuò a coniare monete con la stessa denominazione, ma con alcune varianti, come la tercia apuliensis, pensata per la circolazione in Puglia e nelle regioni continentali del regno. Questa scelta rifletteva il tentativo del re di unificare il sistema monetario del suo vasto regno, creando una valuta che fosse riconosciuta in tutte le sue province.
Simbolismo
L’introduzione della tercia, sia ducalis che apuliensis, è un evento di grande rilevanza per la numismatica. Non era solo una moneta di valore, ma un simbolo del potere dei sovrani normanni e della loro capacità di governare un regno multiculturale. La sua analisi fornisce preziosi indizi sulle politiche economiche, sulle dinamiche sociali e sui rapporti culturali tra i Normanni, gli arabi e i popoli del sud Italia.
In sintesi, la tercia è una moneta affascinante che ci permette di “leggere” la storia del regno normanno di Sicilia, un’epoca di grandi cambiamenti e di sintesi culturale. affascinante che ci permette di “leggere” la storia del regno normanno di Sicilia, un’epoca di grandi cambiamenti e di sintesi culturale.

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