8 Ottobre 2025
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In araldica, il termine “tagliato” si riferisce a uno scudo diviso diagonalmente da una linea che parte dall’angolo superiore sinistro (destro per chi guarda) e arriva all’angolo inferiore destro (sinistro per chi guarda). Questa divisione crea due campi distinti, che possono avere colori, metalli o figure diverse. Il tagliato è una delle partizioni araldiche di base, insieme al partito, al tranciato, al troncato e all’inquartato, e la sua semplicità ne fa un elemento fondamentale nella composizione di stemmi e blasoni.


Simbolismo e Utilizzo

La divisione dello scudo “tagliato” è un elemento di grande importanza simbolica. I due campi creati dalla linea diagonale possono rappresentare diverse entità, come due famiglie unite in matrimonio, due territori o due ideali. Il loro significato simbolico è ulteriormente rafforzato dai colori e dalle figure che vi sono posti. Ad esempio, uno scudo tagliato con un campo d’oro e uno d’azzurro potrebbe rappresentare l’unione di due casate, ognuna con i propri simboli araldici.


Variazioni e Termini Correlati

Il tagliato ha diverse varianti. Se la linea di divisione non è diritta ma ha una forma particolare, si parla di tagliato dentellato, ondato, merlato o seghettato. Queste variazioni non sono solo decorative, ma possono avere un loro specifico significato simbolico.

Il tagliato è spesso combinato con altre partizioni araldiche per creare stemmi più complessi. Ad esempio, uno scudo può essere “tagliato e partito”, il che significa che lo scudo è diviso sia diagonalmente che verticalmente. La combinazione di queste partizioni permette di creare un’infinità di stemmi diversi, ognuno con una propria storia e un proprio significato.

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