Lo spadino è il nome popolare dato a uno scudo d’argento emesso nel 1630 da Carlo Emanuele I di Savoia. Il nome deriva dall’iconografia del rovescio, che raffigura un braccio armato di una spada rivolta verso l’alto, uscente da una nuvola. Questa moneta, con la sua simbologia aggressiva e militarista, è un testimone della storia del Ducato di Savoia e delle ambizioni del suo duca.
Iconografia e Simbolismo
L’iconografia dello spadino è un potente messaggio di propaganda:
- Dritto: Sul dritto, si trovava il busto di Carlo Emanuele I, un ritratto che lo presentava come un sovrano forte e determinato. La sua presenza sulla moneta era un’affermazione di potere e di sovranità.
- Rovescio: Il rovescio era il punto focale della moneta. Il braccio armato di una spada che emerge da una nuvola è un simbolo di origine divina. La spada, simbolo di giustizia e di potere militare, era rivolta verso l’alto, a indicare la volontà del duca di difendere la sua dinastia e il suo stato con ogni mezzo.
La coniazione dello spadino in un’epoca di profonde tensioni politiche in Europa, in particolare durante la Guerra dei Trent’anni, non fu casuale. Carlo Emanuele I, un abile politico e un grande condottiero, era in conflitto con la Francia e la Spagna e cercava di espandere il suo ducato. Lo spadino era un mezzo per celebrare le sue ambizioni militari e per rassicurare i suoi sudditi sulla sua capacità di proteggerli.
Lo Spadino come Moneta
Lo spadino, come scudo d’argento, era una moneta di alto valore, utilizzata per le transazioni importanti e i pagamenti militari. La sua coniazione in un periodo di guerra è un indizio che la moneta serviva a sostenere le spese militari e a finanziare le campagne del duca.
In sintesi, lo spadino non è solo una moneta, ma un simbolo della storia del Ducato di Savoia e delle ambizioni del suo duca. La sua analisi fornisce preziose informazioni sulle politiche militari, sulla propaganda e sulla simbologia del potere in un’epoca di grandi cambiamenti in Europa.

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