16 Agosto 2025
bibliografia

Il solido (in latino solidus) è una moneta d’oro che ha avuto un’importanza cruciale nella storia economica dell’Impero Romano e del Medioevo. Il nome solido, che in italiano ha dato origine al termine soldo, fu introdotto da Diocleziano (284-305), ma fu in forma diversa che Costantino I la reintrodusse nel 309/310, rendendola la principale moneta d’oro dell’Impero. Il solido sostituì l’aureo, che aveva subito una forte svalutazione, e divenne un pilastro dell’economia imperiale. La sua stabilità e il suo alto valore lo resero una valuta di riferimento, non solo nell’Impero Romano, ma anche in tutti i paesi che commerciavano con esso.


Caratteristiche e Valore

A differenza degli aurei, i solidi erano più larghi e sottili, una caratteristica che rimase costante per tutto il periodo della loro produzione, con poche eccezioni. Il solido veniva emesso a un valore teorico di 1/72 di libbra romana, aveva un peso standard di 4,5 grammi di oro quasi puro (24 carati) e un valore fisso.

L’introduzione del solido fu una delle riforme monetarie più importanti dell’Impero Romano. In un’epoca di profonda instabilità economica e di inflazione, l’aureo, la moneta d’oro principale, aveva subito una forte svalutazione. Costantino, con l’intento di stabilizzare l’economia, decise di coniare una nuova moneta d’oro di alto peso e di alto titolo.

Il solido, con la sua iconografia distintiva, era anche un potente strumento di propaganda. Sul dritto, si trovava solitamente il ritratto dell’imperatore, mentre sul rovescio si trovavano scene storiche, allegorie o simboli religiosi che celebravano la grandezza dell’Impero e la legittimità del suo sovrano. La sua coniazione continuò per secoli nell’Impero Romano d’Oriente, dove divenne la principale moneta fino alla caduta di Costantinopoli nel 1453.

La sua stabilità e il suo alto valore lo resero una valuta di riferimento, non solo nell’Impero Romano, ma anche in tutti i paesi che commerciavano con esso.

Il peso e la purezza del solido rimasero relativamente costanti per secoli, garantendo la stabilità economica dell’Impero Romano d’Oriente, dove la moneta fu usata fino al X secolo. Vennero prodotte anche frazioni del solido, come il semisse (mezzo solido) e il tremisse (un terzo di solido).


Eredità e Linguaggio

L’eredità del solido non si limita alla storia economica. Il suo nome ha lasciato un’impronta profonda nelle lingue europee. In italiano, termini come “soldo“, “soldato” e “assoldare” derivano direttamente dal latino solidus. Allo stesso modo, l’inglese “soldier” e il tedesco e francese “Soldat” hanno la stessa radice etimologica. Questo è un indizio della vasta influenza del solido e del sistema monetario romano in tutta Europa.

In sintesi, il solido non è solo una moneta, ma un simbolo della storia economica e politica dell’Impero Romano. La sua analisi fornisce preziosi indizi sulle riforme monetarie, sulla propaganda imperiale e sulla transizione dall’antichità al Medioevo.

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