17 Agosto 2025
bibliografia

Il Soldo, il cui nome deriva dal latino solido, è una delle monete più antiche e diffuse d’Europa. La sua storia inizia con Carlo Magno, quando era un’unità di conto pari a 12 denari, o 1/20 della lira carolingia. Sebbene il soldo fosse un’unità teorica, la sua importanza crebbe nel tempo, e verso la fine del XII secolo divenne una moneta effettiva.

Il primo soldo da 12 denari fu coniato a Milano dall’imperatore Enrico IV, in un’epoca in cui l’aumento del valore dell’argento rese necessaria la creazione di una nuova moneta. La sua introduzione segnò una svolta nella monetazione italiana e contribuì a stabilizzare un sistema monetario in continua evoluzione.

La lunga storia del soldo lo ha visto protagonista di numerose variazioni:

  • Peso e valore: Il soldo subì variazioni di peso e valore a causa delle crisi economiche e delle riforme monetarie. La sua composizione passò dall’argento al rame, e furono coniate monete di diverso taglio, come il soldino (di peso minimo) e il soldone (in rame e di grandi dimensioni).
  • Soldo dei Savoia: Anche i Savoia coniarono soldi, da Emanuele Filiberto a Vittorio Emanuele I, rispettando l’equivalenza tradizionale di 1 lira = 20 soldi = 240 denari.
  • 5 centesimi: Il nome “soldo” è sopravvissuto fino al XX secolo. La moneta da 5 centesimi del Regno d’Italia, coniata fino al 1918, era comunemente chiamata “soldo”. Questa terminologia era ancora in uso in Italia nella seconda metà del Novecento.

La storia del soldo, dalle sue origini come unità di conto all’effettiva coniazione e alla sua evoluzione, ci offre uno spaccato affascinante della storia economica e sociale d’Europa.

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