17 Agosto 2025

Sesterzio, sestertius (moneta)

bibliografia

Il sesterzio (sestertius) era una moneta romana, il cui nome e valore subirono un’importante evoluzione nel corso della storia di Roma. Il suo nome deriva dal latino semis-tertius, che significa “metà del terzo“, a indicare il suo valore originale di due assi e mezzo.


Storia e Coniazione

Durante la Repubblica Romana, il sesterzio era una piccola moneta d’argento, coniata raramente a partire dal 211 a.C. assieme al denario e al quinario. Inizialmente valeva 2,5 assi, un valore indicato da un monogramma HS, dove la “S” sta per semis (metà), una semplificazione del segno arcaico IIS. Quando il valore del denario fu portato a 16 assi, il sesterzio assunse il valore di 4 assi, mantenendo comunque il rapporto di un quarto di denario.

La grande svolta per il sesterzio avvenne con la riforma monetaria di Augusto (23-18 a.C.), quando la moneta fu reintrodotta come un’ampia moneta di oricalco, una lega di rame e zinco dal colore giallo-oro. Con un peso di 25-28 grammi e un diametro di 32-34 mm, il sesterzio divenne un mezzo di propaganda e informazione eccezionale, grazie alla qualità del conio e alle sue dimensioni generose. La maggior parte dei sesterzi fu coniata nella zecca di Roma, ma anche a Lione.

I sesterzi furono coniati fino al tardo III secolo d.C. La loro qualità, però, andò peggiorando a causa dell’inflazione e del riciclo del metallo, che portò a una diminuzione dello zinco nella lega. Negli ultimi anni della sua coniazione, fu emesso anche il doppio sesterzio da Decio e Postumo, riconoscibile dalla corona radiata dell’imperatore.


Il Sesterzio come Unità di Conto

Il sesterzio non era solo una moneta, ma anche un’unità di conto standard, rappresentata nelle iscrizioni con il monogramma HS. Somme elevate erano registrate come sestertia milia, migliaia di sesterzi. Ad esempio, il ricchissimo Crasso aveva proprietà del valore di 200 milioni di sesterzi.

Il valore del sesterzio nel tempo è difficile da stimare, ma si può fare una stima basata sul prezzo dell’oro: un aureo, che nel I secolo d.C. pesava circa 8 grammi d’oro, valeva 100 sesterzi. Di conseguenza, un sesterzio valeva circa 0,08 grammi d’oro. Al prezzo attuale, un sesterzio avrebbe un valore compreso tra i 4 e i 5 euro. Per dare un’idea del suo potere d’acquisto, un legionario ordinario nel I secolo d.C. era pagato 900 sesterzi all’anno, che salirono a 1200 sotto Domiziano. A Pompei, uno schiavo fu venduto all’asta per 6252 sesterzi.

Con le riforme monetarie del IV secolo, il sesterzio cessò di essere coniato.

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