Secusino
Il secusino, o propriamente denaro secusino, è una moneta d’argento coniata nella zecca di Susa (in latino Segusia) dai Conti di Savoia. Il suo nome deriva proprio dagli abitanti di Susa, i cosiddetti segusini o secusini. Il secusino è un’importante testimonianza della storia del Ducato di Savoia e della sua influenza nel Piemonte medievale.
Storia e Coniazione
La coniazione del denaro secusino inizia con Umberto II (1080-1103) e prosegue con i suoi successori Amedeo III (1103-1148) e Umberto III (1148-1188). Anche Pietro I (1060-1078) e Tommaso I (1188-1232) coniarono denari secusini. La produzione di questa moneta per un arco di tempo così lungo è un indizio della sua stabilità e della sua importanza nel sistema monetario della regione.
L’iconografia del secusino era semplice e diretta, come si addiceva a un denaro medievale. Di solito, al dritto si trovava il nome del conte di Savoia o il suo monogramma, mentre al rovescio si trovava la scritta SECUSIA, il nome latino di Susa, che indicava la zecca di emissione. La presenza del nome della zecca sulla moneta era un modo per il conte di affermare la sua sovranità sulla città e sul territorio circostante.
Valore e Ruolo Economico
Il denaro secusino, come altre monete medievali, era di piccolo taglio e veniva utilizzato per le transazioni di tutti i giorni. La sua ampia diffusione nel Piemonte occidentale è un indizio della prosperità della regione e della sua integrazione nel sistema economico europeo. L’analisi dei secusini è di grande interesse per i numismatici, che ne studiano i conii, il peso e la composizione del metallo per ricostruire la storia economica del Ducato di Savoia nel Medioevo.
In sintesi, il denaro secusino non è solo una moneta, ma un simbolo della storia di Susa e dei Conti di Savoia. La sua analisi fornisce preziosi indizi sulle politiche monetarie, sulle ambizioni dinastiche e sul ruolo cruciale che il commercio giocava nella vita del Piemonte medievale.

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