15 Agosto 2025
bibliografia

Saraceno

Il termine Saraceno è il nome popolare con cui in Italia veniva chiamato il dinar, una moneta d’oro di origine araba. Questa denominazione non era casuale, ma rifletteva la percezione dei popoli cristiani verso i musulmani, che venivano genericamente indicati come “Saraceni”. L’uso di questo nome per una moneta testimonia i complessi rapporti commerciali, politici e culturali tra l’Europa e il mondo arabo nel Medioevo.


Il Bisante Saracenato

Il bisante saracenato era un tipo specifico di moneta d’oro, che veniva attribuita ai bisanti con scritte arabe. Il bisante era una moneta d’oro coniata nell’Impero bizantino, il cui nome deriva proprio da Bisanzio. I bisanti saracenati, quindi, non erano altro che monete d’oro coniate dagli Arabi, il cui valore era pari a quello del solido di Bisanzio, la moneta d’oro bizantina per eccellenza. Questa parità di valore rifletteva l’importanza del commercio internazionale e la necessità di avere valute stabili e riconosciute in un’epoca di grandi scambi commerciali.


Ruolo Economico e Storico

L’uso del termine “saraceno” per indicare una moneta d’oro è un indizio che queste monete erano un elemento cruciale dell’economia medievale europea. Sebbene coniate da un’autorità “nemica”, il loro valore e la loro stabilità le rendevano accettabili per le transazioni commerciali. La loro circolazione in Europa è un chiaro segno di come l’economia potesse superare le barriere religiose e politiche.

In sintesi, la storia del “saraceno” e del “bisante saracenato” ci offre uno spaccato affascinante dei rapporti tra l’Europa e il mondo arabo. La loro analisi fornisce preziosi indizi sulle politiche economiche, sulle dinamiche sociali e sui rapporti culturali di un’epoca di grandi cambiamenti.

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