I quadrilateri sono un termine numismatico che si riferisce a una categoria di monete fuse, italiche e romane, che furono in circolazione in un periodo cruciale della storia romana, in particolare durante le guerre puniche. Il nome deriva dalla loro forma caratteristica, che era tendenzialmente quadrangolare, a differenza dei tondelli circolari che divennero lo standard della monetazione successiva. Questa loro peculiarità li rende un interessante punto di studio per i numismatici e gli storici.
L’uso di monete fuse, piuttosto che coniate, era una pratica comune in Italia in età arcaica, prima che l’influenza greca e poi quella romana introducessero la coniazione. I quadrilateri, quindi, rappresentano una fase di transizione tra il sistema di scambio basato sul peso del metallo (il cosiddetto aes grave) e quello basato sulla moneta coniata.
L’iconografia dei quadrilateri, sebbene spesso semplice, era ricca di significato simbolico. Le immagini fuse sul metallo erano solitamente legate alle divinità del pantheon romano o a simboli di prosperità, forza e guerra. Ad esempio, si potevano trovare raffigurazioni di Giano bifronte, il dio degli inizi, o di Mercurio, il dio del commercio, o ancora di una prua di nave, che simboleggiava la potenza marittima di Roma.
La loro produzione era strettamente legata al contesto delle guerre puniche. La necessità di finanziare eserciti e flotte in un periodo di conflitto prolungato spinse Roma e le città alleate a produrre monete in grandi quantità, e la fusione era un metodo più rapido ed efficiente rispetto alla coniazione individuale. Il peso e il valore dei quadrilateri, sebbene non sempre perfettamente uniformi, erano standardizzati e riconosciuti, permettendo la loro ampia circolazione.
In sintesi, i quadrilateri non sono solo monete, ma testimoni di un’epoca di profonda trasformazione per Roma. La loro analisi ci fornisce preziosi indizi sulle strategie economiche in tempo di guerra, sulle alleanze tra le città italiche e sull’evoluzione del sistema monetario romano. La loro forma e la loro tecnica di produzione sono un promemoria dell’origine arcaica della moneta e del suo lento ma inesorabile percorso verso la modernità.

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