22 Agosto 2025

Protector Cristianorum (motto)

bibliografia

“Protector Cristianorum” (Protettore dei Cristiani) è una legenda che si trova su una moneta d’oro di Guglielmo II d’Altavilla, detto “il Buono”, re di Sicilia. Questa iscrizione, apposta insieme all’impronta della croce, era un potente messaggio politico e religioso che celebrava il ruolo del re come difensore della fede cristiana. La scelta di queste parole non era casuale, ma faceva esplicito riferimento alla lotta sostenuta dal regno normanno contro i musulmani di Sicilia e dell’Africa settentrionale.

Guglielmo II, che regnò dal 1166 al 1189, ereditò un regno multiculturale e strategicamente cruciale nel cuore del Mediterraneo. I suoi predecessori normanni avevano strappato la Sicilia agli Arabi, ma la presenza musulmana nel Mediterraneo rimaneva una costante minaccia. La propaganda del regno doveva bilanciare la necessità di governare una popolazione eterogenea, composta da Normanni, Latini, Greci e Musulmani, con l’esigenza di affermare la propria identità cristiana e il proprio ruolo di potenza egemone.

Il motto “Protector Cristianorum” era una dichiarazione di intenti diretta e inequivocabile. Non solo legittimava il potere del re come un mandato divino, ma lo presentava anche come il difensore della cristianità contro i suoi nemici storici. Le campagne militari di Guglielmo II in Africa, in particolare l’assedio di Alessandria d’Egitto, e le continue tensioni con il mondo islamico, resero questo motto particolarmente pertinente. L’iscrizione sulla moneta serviva a rafforzare l’immagine del re come un leader pio e un guerriero della fede, un messaggio che trovava risonanza sia tra i suoi sudditi che tra gli alleati cristiani in Europa.

Le monete, in particolare quelle d’oro di grande valore, erano i mezzi di comunicazione più efficaci per diffondere questo messaggio. Circolando ampiamente nel Mediterraneo, esse portavano l’iscrizione “Protector Cristianorum” a mercanti, banchieri e sovrani, informandoli del ruolo del re di Sicilia e del suo impegno nella difesa della fede. La presenza della croce rafforzava ulteriormente questo messaggio.

In sintesi, la leggenda “Protector Cristianorum” è un esempio affascinante di come la numismatica possa essere un testimone storico e un veicolo di propaganda politica. L’analisi di questa moneta non ci parla solo della storia economica, ma anche delle tensioni religiose e delle complesse dinamiche politiche che animavano il Mediterraneo del XII secolo.

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