23 Agosto 2025
bibliografia

“Populorum Quies” (La quiete dei popoli) è un motto latino che si trova inciso su alcune monete in rame del Regno di Napoli, coniate nel 1622 durante il regno di Filippo IV di Spagna. Questa frase, di apparente benevolenza, era accompagnata da un’iconografia altrettanto simbolica: un fascio di spighe. Il significato del motto e dell’immagine era evidente: la promessa di stabilità e pace sociale attraverso l’abbondanza di cibo e la prosperità economica.

Il contesto storico di queste monete, tuttavia, rivela una profonda ironia. Il Regno di Napoli, come altri domini spagnoli in Italia, era oppresso da una pressione fiscale insostenibile, imposta dalla corona per finanziare le sue continue guerre in Europa. La tassazione sul grano e sui beni di prima necessità era particolarmente gravosa, portando a carestie, povertà diffusa e crescente malcontento tra la popolazione. Il motto “Populorum Quies” era un tentativo da parte del governo spagnolo di placare gli animi e di rassicurare il popolo, promettendo un futuro di abbondanza e di tranquillità che, nella realtà dei fatti, non si materializzava.

Le monete in rame, a differenza di quelle in oro o argento, erano quelle che circolavano più diffusamente tra i ceti più poveri e quindi erano il mezzo ideale per veicolare un messaggio di propaganda direttamente alla base della società. Il governo, attraverso queste monete, tentava di creare un’immagine di sé come un’autorità benevola e provvidenziale, che si preoccupava del benessere dei suoi sudditi. Il fascio di spighe, un simbolo universale di fertilità e abbondanza, era il sigillo di questa promessa.

Questa strategia di propaganda, tuttavia, non riuscì a mascherare le difficoltà economiche e sociali del regno. Il divario tra le parole “Populorum Quies” e la dura realtà della vita quotidiana era troppo grande. Il malcontento continuò a crescere fino a culminare, pochi decenni dopo, nella celebre rivolta di Masaniello del 1647, che iniziò proprio a causa di una nuova tassa sulla frutta. Le monete coniate con il motto della “quiete dei popoli” diventarono così un simbolo involontario dell’ipocrisia del potere e della disperazione di un popolo che, pur vedendo promesse di pane, viveva nella fame.

In sintesi, “Populorum Quies” è un esempio affascinante di come la numismatica possa essere un testimone storico non solo degli avvenimenti, ma anche delle strategie di propaganda e delle tensioni sociali di un’epoca.

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